Si può fare una donazione per evitare il pignoramento? Fino a pochi anni fa, era possibile evitare il pignoramento facendo una donazione. Questo succedeva perché, prima dell’introduzione dell’art. 2929-bis, il debitore poteva trasferire l’immobile a terzi risultando nullatenente e aggirare il pignoramento.
Tuttavia, con l’aggiornamento della normativa, oggi, in seguito all’approvazione del Decreto Fallimenti e all’introduzione degli articoli dal 12 al 16 del Codice Civile sono cambiate alcune cose per quando riguarda il pignoramento degli immobili.
Una donazione può essere pignorata? Ecco tutte le informazioni utili per evitare il pignoramento e per sapere come muoversi.
Evitare pignoramento, come funziona dopo l’articolo 2929-bis
Attualmente, l’introduzione di questo nuovo articolo ha reso quasi impossibile evitare il pignoramento effettuando la donazione. Infatti, prima il creditore poteva rivolgersi al Tribunale e chiedere la revocatoria con la quale la donazione del debitore veniva ritenuta un atto fraudolento per aggirare il pignoramento e non saldare i debiti contratti.
In caso di approvazione della revocatoria da parte del Giudice, il creditore era autorizzato a procedere con l’esecuzione forzata, affrontando però su tempi molto lunghi che, in alcuni casi, potevano arrivare anche a 8 anni.
Oggi la situazione è cambiata con l’introduzione dell’art. 2929-bis. Infatti, il creditore può procedere immediatamente al pignoramento se sussistono alcune condizioni. Se ci si accorge che il debitore effettua una donazione con il chiaro scopo di evitare il pignoramento ci si potrà opporre entro 12 mesi dall’alienazione del bene.
Questo però è valido solo per una donazione, ma non se il passaggio di proprietà comporta un pagamento.
Donazione per evitare il pignoramento: Aiuto debiti
Come evitare il pignoramento? Quando sono stati contratti troppi debiti e per vari motivi non si riesce a saldare gli importi dovuti, ci si potrà trovare nella spiacevole situazione di subire un pignoramento dei beni. I creditori iniziano a comunicare la loro intenzione di procedere all’esecuzione forzata attraverso un atto di precetto che prevede poi il pignoramento dell’immobile e la sua vendita all’asta.
In realtà, la vendita all’asta di una casa non sempre permette di saldare i debiti, perché quasi sempre il prezzo dell’immobile viene svalutato, e quindi si rischia di non risolvere la situazione e di ritrovarsi comunque con il proprio nominativo inserito nel registro cattivi pagatori.
Ecco perché, se si è alle prese con un pignoramento prima casa Equitalia o con altre problematiche simili che derivano da obbligazioni non pagate, è bene intervenire tempestivamente e affidarsi a degli specialisti competenti in materia.
Ad esempio, potrebbe essere vantaggioso valutare il fondo patrimoniale come soluzione per evitare il pignoramento. Si tratta di uno strumento che viene impiegato da molti anni per la protezione del patrimonio, previsto dagli art. 167 e seguenti del Codice Civile.
Per evitare il pignoramento si procede con un atto notarile, come ad esempio può essere un testamento, dichiarando una specifica destinazione famigliare del bene. Questa scelta, infatti, fa si che i creditori non possano agire sul bene perché messo a disposizione dei bisogni della famiglia.
Il fondo patrimoniale è solo una delle soluzioni che consente di evitare il pignoramento dopo l’introduzione dell’art. 2929-bis, ma è vincolato al matrimonio e presenta comunque alcuni limiti. In altri casi, invece, si potrà scegliere il trust per determinare un patrimonio segregato, ma anche questa soluzione prevede alcune condizioni e deve essere valutata da un esperto.
La valutazione e il supporto di un esperto è necessario per riuscire a difendersi da un’azione di pignoramento immobiliare e per questo motivo bisogna gestire in modo ottimale la propria azione con il supporto di avvocati che sono in grado di darti la soluzione migliore.
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