Quando si parla di rapporti tra cliente e istituto di credito, i termini incaglio bancario e sofferenza bancaria sono spesso ricorrenti. Non si tratta, tuttavia, di sinonimi: tra le due condizioni sussistono infatti profonde differenze con le quali è bene prendere la giusta dimestichezza, al fine di comprendere che cosa si possa concretamente fare per prevenire e gestire tali situazioni.
In questo breve approfondimento condivideremo insieme che cosa sia l’incaglio bancario, quali siano le regole applicate dagli istituti di credito per gestirlo e come uscirne fuori.
Cos’è l’incaglio bancario
L’incaglio bancario è una situazione di momentanea difficoltà economica, tale da condurre il cliente dell’istituto di credito all’impossibilità di far fronte ai propri obblighi contrattuali.
Si pensi, parlando di mutuo incagliato, al debitore che non può pagare le rate del finanziamento o, nel caso di conto corrente con apertura di credito, la sua difficoltà a rientrare nei limiti del fido concesso.
In entrambi i casi si tratta di situazioni che il debitore e la banca auspicano siano transitorie e che, come tali, possano essere ricondotte in un ambito di regolarità in un tempo relativamente breve.
Regole dell’incaglio bancario: cosa succede?
Ogni istituto di credito si dota di proprie politiche creditizie per la gestione degli inadempimenti, disciplinando in questo modo come le posizioni passive possono diventare incagli e, nel caso in cui non riescano a risolversi positivamente, sofferenze.
Pertanto, anche se ogni banca potrebbe avere delle regole diverse, di solito l’istituto di credito concede un periodo di tempo inferiore all’anno, permettendo così al debitore di avere il tempo per risolvere i problemi transitori manifestati e arrivare a pagare le rate in arretrato.
Spesso, in questa fase, l’istituto di credito e il debitore potranno concordare nuove modalità di rientro dall’esposizione passiva o altre soluzioni (come il consolidamento debiti, l’allungamento dei piani di ammortamento dei mutui e altre opzioni) che dovrebbero consentire al cliente della banca di ripristinare una situazione di equilibrio.
Incaglio e sofferenza: quali differenze?
Se il concetto di incaglio bancario è chiaro, comprendere in cosa consista la sofferenza bancaria sarà sicuramente facile: la sofferenza è infatti uno stadio successivo all’incaglio, una difficoltà considerata permanente dall’istituto di credito e che, come tale, è disciplinata con regole ancora più ferree in termini di accantonamenti a bilancio e gestione della potenziale e definitiva perdita del credito.
Come uscire dall’incaglio bancario
Ma come si esce dall’incaglio bancario? Ci sono delle regole da seguire per arrivare alla cancellazione dell’incaglio bancario e, dunque, per giungere al ripristino di una condizione di regolarità operativa?
Naturalmente, si. E, proprio considerato il fatto che molti lettori mi hanno più volte domandato chiarimenti su come prevenire e evitare l’incaglio bancario, o ancora su come ripristinare una condizione in bonis nei propri rapporti con la banca, ho deciso di seguito di fornire qualche utile spunto.
Per quanto ovvio, se vuoi saperne di più e vuoi sottopormi la tua specifica situazione, puoi sempre contattarmi ai recapiti che trovi in ogni pagina di questo sito.
Come evitare l’incaglio bancario: un po’ di prevenzione
Come in parte ho già introdotto nelle scorse righe, la prevenzione del deterioramento della propria posizione bancaria è certamente la scelta più consapevole, poiché permette al debitore di ampliare il raggio delle alternative a propria disposizione, evitando di porsi dinanzi all’istituto di credito quando il problema è già emerso in modo quasi irreversibile.
Ho riassunto di seguito alcuni comportamenti utili che ti consiglio di seguire:
Monitora costantemente le tue finanze | Tieni sotto controllo regolarmente entrate e uscite Utilizza strumenti di gestione finanziaria o app per tracciare le spese |
Pianifica le spese future | Crea un budget mensile realistico e sostenibile Prevedi le spese future e accantona risorse per imprevisti |
Condividi la tua situazione con la banca | Informa tempestivamente l’istituto di credito in caso di difficoltà finanziarie Discuti di possibili soluzioni prima che la situazione peggiori |
Gestisci attentamente il credito | Evita di accumulare troppi debiti Utilizza il credito in modo responsabile e sostenibile, evitando spese superflue |
Migliora l’informazione finanziaria | Informati sui prodotti finanziari e sulle loro implicazioni Parla dei tuoi diritti come debitore con un esperto |
Crea un fondo per le emergenze | Accantona una somma periodica, anche piccola, per far fronte a spese impreviste |
Ricorri alla consulenza professionale | In caso di dubbi, consulta sempre un consulente finanziario e chiedi lumi su come ottimizzare la propria situazione finanziaria |
Fai attenzione ai segnali di allarme | Intercetta tempestivamente i segnali di difficoltà finanziaria Agisci rapidamente per evitare che la situazione peggiori |
Adottando queste strategie preventive, puoi cercare di ridurre significativamente il rischio di incaglio bancario, con un approccio proattivo che permette di mantenere una buona relazione con la banca e di avere più opzioni a disposizione nel caso in cui sorgano delle difficoltà finanziarie.
La rinegoziazione, anche con saldo e stralcio
Ad ogni modo, anche nel momento in cui dovessero essere maturati degli arretrati sul proprio mutuo casa o sul proprio prestito, c’è pur sempre la possibilità di rinegoziare le proprie passività, anche con saldo e stralcio, arrivando in tal modo a disporre di un carico dei pagamenti debitori mensili che sia realmente compatibile con le proprie possibilità.
Evidentemente, in questa fase è molto importante disporre di una buona capacità negoziale nei confronti dei creditori, poiché solamente esercitando una significativa abilità e competenza nel condurre le trattative sarà possibile arrivare a un risultato pienamente soddisfacente.
Per questo motivo invito tutti i lettori interessati a richiedere una consulenza personalizzata su come risolvere i propri problemi con i debiti. Ricordo che il mio studio è a disposizione per valutare le migliori soluzioni in tempi rapidi e con risultati concreti.