Cartelle Equitalia nulle: quando si può non pagare?

Se si ha ricevuto una cartella esattoriale, la prima cosa che ci si chiede è se sia possibile fare qualcosa per evitare di pagare la cifra richiesta. E, uno dei metodi più comuni per evitare i pagamenti, è certamente quello di verificare se si tratti o meno di cartelle Equitalia nulle.

Occorre tuttavia condividere che, nonostante le informazioni fuorvianti che potresti trovare online, non è certo facile scoprire come non pagare Equitalia attraverso la nullità delle cartelle.

I casi in cui è effettivamente possibile non dover effettuare il pagamento sono pochi e, peraltro, devono essere accertati con dati concreti. Inoltre, attendere la prescrizione cartelle Equitalia, ovvero che sia trascorso un lasso di tempo sufficiente affinché queste perdano di efficacia, può essere una strada altrettanto impervia. È infatti molto difficile che l’ente per la riscossione decida di non agire per molti anni, rendendo così nulla propria pretesa creditizia.

A ciò aggiungiamo anche il fatto che sarebbe opportuno accertare con ragionevolezza se si sia nelle condizioni di non dover pagare una cartella esattoriale: nel caso in cui il ricorso venisse respinto, infatti, si dovranno sostenere i costi della procedura senza averne avuto alcun beneficio.

Naturalmente, questo non significa che non si possa effettivamente riscontrare dei casi in cui non bisogna pagare Equitalia. Proviamo a scoprirlo insieme.

Cartelle Equitalia nulle: come fare per non pagarle

Ci sono diversi casi in cui non si è tenuti al pagamento delle cartelle esattoriali e conoscere quando non pagare Equitalia è ovviamente fondamentale per difendere i propri diritti come debitore e contribuente.

Ecco dunque una breve analisi delle principali situazioni in cui non si è effettivamente obbligati a pagare una cartella di Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia).

I vizi nella notifica della cartella

Come noto, la notifica della cartella esattoriale deve seguire precise procedure stabilite dalla legge. La cartella è infatti nulla se non viene consegnata personalmente al destinatario o a un familiare convivente, o se manca la relata di notifica.

Nel caso di notifica a mezzo posta, l’assenza della raccomandata informativa rende la notifica irregolare. Inoltre, se la cartella viene notificata dopo tre anni dall’accertamento del debito, può essere considerata prescritta.

La mancanza degli elementi essenziali

Non basta, però, che la cartella esattoriale sia consegnata nei termini di cui sopra affinché sia valida. La cartella deve infatti contenere specifici elementi per essere valida con la conseguenza che è nulla se manca

  • l’indicazione del responsabile del procedimento
  • la data di consegna del ruolo all’agente della riscossione
  • il dettaglio degli importi richiesti
  • la motivazione della pretesa
  • l’autorità presso cui è possibile ricorrere.

Gli errori nell’importo o nel calcolo

La cartella è impugnabile quando contiene errori nel calcolo degli importi, degli interessi o delle sanzioni.

Se inoltre si dovesse dimostrare che gli interessi non sono correttamente dettagliati o se le sanzioni superano i limiti di legge, si può ottenere l’annullamento totale o parziale della cartella.

La prescrizione del debito

Ogni tipo di debito ha un suo termine di prescrizione. Le multe stradali ad esempio si prescrivono in 5 anni, i tributi locali in 5 anni, mentre l’IVA e le imposte sui redditi in 10 anni.

Ne consegue che se la cartella viene notificata dopo questi termini, il debito è prescritto e la cartella è nulla.

Il debito già pagato

Tra le altre ipotesi cartella esattoriale nulla e, dunque, di ipotesi in cui è possibile non pagare Equitalia, citiamo anche il fatto che il contribuente può ben dimostrare di aver già pagato il debito richiesto.

Proprio per questo motivo è fondamentale conservare le ricevute di pagamento per poter contestare eventuali richieste duplicate.

La carenza di legittimazione

La cartella è inoltre nulla se viene emessa da un soggetto non autorizzato o se viene notificata a una persona che non è il reale debitore.

A titolo di esempio, questo può accadere in caso di omonimia o errori nell’individuazione del contribuente.

Come contestare una cartella nulla

Chiarite le principali ipotesi in cui è possibile non pagare i debiti di Equitalia, possiamo cercare di comprendere come far valere la nullità di una cartella esattoriale.

Per farlo è innanzitutto fondamentale verificare la presenza di vizi formali o sostanziali: per far ciò, ti consigliamo di contattare la nostra agenzia, operatore specializzato nella verifica delle condizioni di legge affinché la cartella Equitalia possa essere dichiarata nulla.

Quindi, è bene presentare ricorso entro 60 giorni dalla notifica e raccogliere tutta la documentazione necessaria a supporto della propria posizione.

Ricorda anche che la nullità della cartella non è automatica ma deve essere fatta valere dal contribuente attraverso gli strumenti di tutela previsti dalla legge. È dunque importante agire tempestivamente per evitare che la cartella diventi definitiva!

Come fare un ricorso per cartelle esattoriali nulle

Per effettuare un ricorso e quindi non procedere al pagamento delle cartelle esattoriali, ci si può rivolgere al giudice competente, ovvero al giudice di pace, se si tratta di multe stradali o sanzioni amministrative, al tribunale ordinario del lavoro per i contributi INPS o Inail o, in alternativa, alla commissione tributaria provinciale in tutti gli altri casi se la cartella ha come oggetto il pagamento d’imposte o tributi. In ogni caso, è consigliato affidarsi a uno specialista debiti e richiedere la consulenza di un esperto.

Hai problemi con le cartelle e i debiti Equitalia? Non perdere tempo, facendo accumulare altri debiti! Contatta noi di Specialista Debiti!

Condividi l'articolo

Torna in alto