Rate mutuo non pagate: cosa può succedere? E come difendersi?

Una delle principali preoccupazioni per i debitori è legata alla presenza di rate mutuo non pagate. Le rate non pagate mutuo, infatti, possono costituire un vero problema perché, alla fine di questo percorso di inadempimento nei confronti dell’istituto di credito, potrebbero portare anche al pignoramento della casa con mutuo o comunque, più immediatamente, alla segnalazione in Crif come cattivo pagatore.

Insomma, conseguenze che ogni debitore dovrebbe evitare, suggerendo una migliore cautela nel momento in cui si ha anche fare con rate mutuo non pagate: anche una sola rata in ritardo potrebbe infatti iniziare a tendere e a stressare i rapporti con il proprio creditore.

Cerchiamo dunque di comprendere cosa fare in caso di rate mutuo non pagate e come evitare ogni guaio.

Rate mutuo non pagate: quando scatta il pignoramento?

La legge prevede che si possa pignorare una casa con mutuo quando non si pagano le rate previste dal piano di ammortamento contratto con la banca. Attenzione, però: il pignoramento della casa è di norma l’ultimo atto di un iter piuttosto lungo, che determina diverse negoziazioni con l’istituto di credito.

Contrariamente a quanto si possa immaginare, infatti, nemmeno la banca ha interesse a pignorarti la casa. Considerato che si tratta di una procedura lunga, costosa e dall’esito dubbio, la banca ha tutto l’interesse a evitare una tua crisi più profonda e potrebbe dunque essere più disposta a rinegoziare il debito prima che le cose peggiorino.

Inoltre, ricordiamo che la legge prevede che il pignoramento possa essere richiesto solo se ricorrono determinate condizioni:

  • in caso di ritardo superiore ai 30 giorni ma inferiore ai 180 giorni, con 7 rate di mutuo non pagate;
  • In caso di un ritardo superiore a 180 giorni nel pagamento di una oppure più rate. In questo caso, anche una rata arretrata è sufficiente per riuscire a far scattare il pignoramento.

Ma prima del pignoramento cosa succede se non si pagano le rate nei tempi prestabiliti? Vediamolo nel dettaglio.

Cosa fa la banca se non si pagano le rate nei tempi corretti?

Anche in caso di 2 rate di mutuo non pagate, quello chesuccede non è certo che la banca proceda nell’immediato con il pignoramento. Di norma quello che accade subito è l’applicazione degli interessi di mora, che di solito sono previsti all’interno del contratto con una percentuale che va a maggiorare il tasso negoziato tra il 2% e il 4%.

Inoltre, l’istituto di credito cercherà di avvisare il debitore della rata di mutuo non pagata, permettendogli di sistemare tempestivamente le rate di mutuo arretrate. Se infatti si paga la rata della banca prima della successiva scadenza, il debitore corrisponderà solo la mora e non ci saranno altre conseguenze sostanziali.

Se invece il ritardo di pagamento delle rate insolute del mutuo supera i 30 giorni, si procederà con l’automatica segnalazione al Crif come cattivo pagatore e nelle altre eventuali banche dati. Tutto ciò non può che implicare, di conseguenza, anche delle difficoltà per il debitore nella richiesta di eventuali nuovi finanziamenti o prestiti, dato che le banche controllano la presenza di segnalazioni prima di concederne uno.

rate mutuo non pagate

Mutui non pagati, cosa succede: quando la banca mette la casa all’asta?

Più le rate mutuo arretrate si accumulano, e più è probabile che la banca possa avviare azioni e procedute per il recupero forzoso del credito, che comprendono anche il pignoramento e la vendita della casa all’asta, se l’istituto si è dotato di un atto esecutivo contro il debitore, emesso dal giudice.

Ad ogni modo, prima della vendita della casa all’asta, la banca invierà altri avvisi al creditore, lasciandogli un po’ di tempo per procedere al pagamento rientrando subito del debito. Se si paga quanto richiesto dalla banca, la situazione rientra e la casa non viene venduta.

Se invece non si paga quanto richiesto dalla banca, allora, in questo caso diventa inevitabile il pignoramento e – di conseguenza – la vendita della casa all’asta che permetta a chi ha fatto il prestito di rientrare del debito.

Come risolvere la situazione con il saldo e stralcio mutuo?

Come si può risolvere la situazione con il saldo e stralcio mutuo? Il saldo e stralcio è un accordo che dà la possibilità di permettere di chiudere una posizione debitoria corrispondendo di conseguenza una somma inferiore a quella che è dovuta all’inizio.

In questo modo il debitore dovrà corrispondere un importo nelle sue possibilità mentre il creditore entra in possesso direttamente di una somma in tempi ridotti senza le difficoltà e i tempi eccessivi previsti dalla vendita all’asta.

L’accordo di saldo e stralcio è il risultato finale di un processo di negoziazione lungo e complesso. Proprio per questo motivo suggeriamo sempre di farsi assistere da un esperto che possa supportare il debitore nel compimento delle giuste azioni: contattaci per saperne di più.

Rate mutuo non pagate: quando vanno in prescrizione?

Molti debitori, leggendo informazioni errate online, credono che sia sufficiente attendere qualche anno per far cadere in prescrizione le rate del mutuo. Ma è davvero così?

In realtà è molto difficile (quasi impossibile!) che si possa beneficiare della prescrizione delle rate del mutuo non pagate: un’ipotesi che è teoricamente percorribile, ma che è nel concreto arduo ottenere a causa dei dettagli di questo processo.

Per prima cosa, i termini di prescrizione: il termine generale per la prescrizione delle rate del mutuo è infatti pari a 10 anni, che decorrono non dall’inizio del mutuo, bensì dalla data di scadenza di ciascuna rata non pagata.

Oltre a questo lungo tempo di prescrizione, si può ben rammentare come la procedura possa essere interrotta da azioni specifiche del creditore, come l’invio di una lettera di sollecito o l’avvio di un’azione legale e che ogni volta che la prescrizione viene interrotta, il conteggio dei 10 anni ricomincia da capo. Ora, considerato che ciclicamente le banche inviano delle lettere perentorie richiedendo al debitore di regolarizzare la propria posizione, ne deriva che i termini decennali si riavviano in continuazione.

In ogni caso, riteniamo sempre consigliabile consultare un esperto legale o un consulente finanziario per valutare la propria situazione specifica, poiché le circostanze individuali possono influenzare l’applicazione di queste regole generali. Contattaci per saperne di più!

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