Rinegoziare il debito della finanziaria è un’operazione che permette al debitore di alleggerire la propria posizione debitoria, riducendo il capitale da corrispondere all’istituto di credito e/o spalmando il debito su un periodo di rimborso più ampio, utile per abbassare l’importo delle rate da pagare mensilmente.
Ma è davvero possibile rinegoziare i prestiti finanziari? Come rinegoziare il debito con le finanziarie?
Nelle prossime righe proverò a condividere insieme alcuni spunti concreti, invitandoti poi a contattare il mio studio per saperne di più su questo tema e disporre di un piano personalizzato che ti mostrerà come sia possibile procedere, spediti e con efficacia, con la rinegoziazione dei tuoi debiti.
Come rinegoziare i debiti con la finanziaria
Probabilmente, se stai leggendo queste righe, è perché vuoi rinegoziare i debiti con la finanziaria e stai cercando di capire se sia realmente possibile.
In questo percorso verso il conseguimento di un migliore equilibrio economico – finanziario, la prima cosa che ti invito a comprendere è che difficilmente le banche e le finanziarie saranno propense a rinegoziare il tuo debito (magari, allungando il piano di ammortamento dei prestiti) se non comprenderanno che potranno trarre un vantaggio.
Quale sia poi questo vantaggio, è facile a dirsi: ricorda che gli istituti di credito hanno come obiettivoquello di trarre benefici dal prestare il denaro. Dunque, banche e finanziarie hanno tutto l’interesse a rientrare in possesso del loro capitale nei modi e nei tempi concordati, a un tasso di interesse che possa remunerare la propria attività e il rischio di credito.
Ciò premesso, e a parità di altre condizioni, una rinegoziazione del debito potrebbe precludere un vantaggio per la banca: quello di rientrare in possesso alle condizioni previste del capitale erogato.
È per questo motivo che per rinegoziare i debiti con la finanziaria occorrono due requisiti essenziali:
- un piano sostenibile da presentare all’istituto di credito, con cui mostri in modo chiaro e trasparente che cosa vuoi e come intendi rispettare il nuovo piano di rimborsi
- una capacità negoziale che possa permetterti di trattare efficacemente con l’istituto di credito.
Naturalmente, ti rammento che c’è anche la possibilità di ricorrere ad altri strumenti che non dipendano essenzialmente dall’accordo con la finanziaria, come il piano del consumatore di cui ho parlato in numerosi approfondimenti, e che possiamo valutare insieme in sede di una consulenza personalizzata.
Cosa succede se la finanziaria non trova soldi sul conto
Nelle scorse righe ti ho fornito qualche utile spunto per capire quali siano i requisiti che devi predisporre per rinegoziare validamente i tuoi debiti con le finanziarie, in condizioni di bonis.
Le cose cambiano, però, quando è la finanziaria a comprendere che il proprio cliente ha delle difficoltà economiche e che potrebbe dunque andare incontro a delle criticità nell’ottenere la soddisfazione del proprio credito.
I primi segnali giungono di norma quando la finanziaria non trova soldi sul conto corrente per addebitare le rate, evento che fornisce il via a una serie di attività prevedibili che sono composte – tra le altre – dall’invio di lettere bonarie e perentorie, dall’applicazione degli interessi di mora e, dunque, dalle azioni esecutive per cercare di recuperare il credito.
Ebbene, contrariamente a quanto si possa immaginare, la finanziaria non ha alcun interesse a percorrere questa strada, particolarmente lunga, onerosa e impervia, oltre che dall’esito incerto. Avrà invece l’interesse a concordare con il cliente un piano di rientro personalizzato, soprattutto se il cliente – come sopra ho avuto modo di anticipare – mostrerà un progetto di rinegoziazione con cui ritiene di poter far fronte ai debiti contratti (eventualmente, presentando garanzie aggiuntive a rinforzo del proprio piano) e superare il proprio momento di difficoltà. Perché non approfittare di questa propensione?