Rinegoziazione prestiti: quando e come si può fare?

La rinegoziazione prestiti è un’attività che consente di rimodulare le condizioni di uno o più finanziamenti (durata, importo rate, tasso, ecc.) al fine di renderli più sostenibili per le proprie possibilità.

L’opportunità della rinegoziazione del prestito è sempre percorribile, ma non è certo un diritto: occorre infatti condividere la propria intenzione di rinegoziare il prestito con la banca, e l’istituto di credito la sottoporrà a una procedura ben specifica, valutando la convenienza a procedere in questa direzione. In ogni caso, è questa una possibile strada da intraprendere quando succede di trovarsi alle prese con un’improvvisa e imprevista condizione economica negativa. 

Ad esempio, se si perde il lavoro o sussiste un grave problema di salute, magari ci si può trovare alle strette nel pagare le rate di un mutuo che prima erano invece sostenibili. In questo caso, quindi, il cliente può richiedere all’istituto di credito di rinegoziare il prestito bancario e poter contare così su delle condizioni più vantaggiose.

Solitamente, nel rinegoziare i finanziamenti bancari, la soluzione più vantaggiosa è quella che prevede l’estensione della durata del finanziamento. In questo modo, le rate vengono distribuite su un più lungo periodo e, di conseguenza, il debito finisce con l’essere spalmato su un maggior numero di pagamenti mensili, divenendo più leggeri.

Ma conviene rinegoziare un prestito? E quali sono le indicazioni da adottare per rinegoziare i debiti con un maggiore tasso di successo?

Rinegoziazione prestiti bancari: ecco cosa devi sapere

Per avvicinarsi con successo a questa procedura è innanzitutto bene sapere alcune cose fondamentali che riguardano la rinegoziazione dei prestiti bancari o la richiesta per il consolidamento debiti, che è un’altra modalità con cui è possibile rimodulare le proprie passività.

Sebbene la richiesta di rinegoziare i debiti sia una facoltà del cliente, a questa non sempre equivale un accoglimento: dall’altra parte, infatti, la banca – non essendo tenuta ad accettare obbligatoriamente la proposta del cliente – potrebbe ben rifiutarsi di accogliere l’istanza di rinegoziazione se non la ritiene conveniente per sé.

Insomma, se chi ha contratto un mutuo o un finanziamento può chiedere all’istituto di credito di pagare delle rate con una formula più in linea con le sue esigenze, dall’altra parte la banca farà comunque la sua valutazione per limitare eventuali rischi che potrebbero derivare dai mancati pagamenti.

Una volta inoltrata la richiesta alla banca da parte del cliente per rinegoziare i suoi prestiti bancari, l’istituto di credito provvede a valutare la sua affidabilità creditizia. Per questo, il cliente è tenuto spesso a fornire delle garanzie e una documentazione completa alla banca: ecco perché si consiglia di farsi assistere da uno specialista dei debiti che possa aiutare il cliente in tutta la procedura per rinegoziare il prestito.  

Se la banca ha ricevuto tutta la documentazione, allora si passerà alla fase di verifica delle condizioni per accordare la richiesta di rinegoziazione sulla base della nuova situazione reddituale del richiedente.

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Prestiti bancari, quando conviene chiedere la rinegoziazione

Rinegoziare un prestito è un’ottima opportunità quando si versa in difficoltà economiche, ma solo se si è attenti a considerare che si tratti davvero della strada migliore. A volte non è infatti così semplice ottenere l’approvazione da parte della banca e bisogna sempre verificare che ci sia l’effettiva convenienza economica, o che non vi siano altre soluzioni alternative più proficue.

Per esempio, rinegoziare un prestito è una soluzione conveniente quando il tasso di interesse proposto risulta essere più vantaggioso rispetto a quello di partenza. In questi casi, anche senza allungare il piano di ammortamento, è possibile che la rinegoziazione possa prevedere un abbassamento dell’importo delle rate favorito proprio dalla diminuzione della quota interessi.

Ancor prima di inoltrare una richiesta di rinegoziazione, inoltre, è sempre bene cercare di comprendere se sarà accolta o meno. Intraprendere un percorso che già in partenza non porterà a niente di buono significa infatti rinviare la soluzione ai propri problemi e, spesso, restringere l’opportunità di sfruttare delle utili alternative, come quelle che vengono previste dalla legge n. 3/2012 di cui tante volte abbiamo parlato su questo sito.

Pertanto, è bene considerare quali garanzie si possono dare alla banca per bilanciare il fatto che l’istituto di credito dovrà farsi carico della rinegoziazione. Per esempio, se si è in possesso di busta paga che possa fungere da garanzia, allora la rinegoziazione di un prestito potrà essere sicuramente accolta con maggiore probabilità dalla banca, con ricorso alla cessione del quinto. Se invecesi è lavoratori autonomi, come avviene nel caso dei professionisti in possesso di partita IVA, allora potrebbe essere utile portare in dote altre garanzie, come la firma di un fideiussore.

Se vuoi saperne di più su questo tema e vuoi scoprire come rinegoziare i prestiti con maggiore opportunità di successo, o valutare le altre alternative per uscire dalla crisi dei debiti, puoi naturalmente contattarci qui.

Cos’è la rinegoziazione di un prestito?

La rinegoziazione di un prestito è un processo con cui si modificano i termini di uno o più finanziamenti esistenti, solitamente per ottenere condizioni più favorevoli: riduzione del tasso di interesse, estensione della durata del prestito o modifica dell’importo delle rate sono gli interventi più comuni.

Quando conviene rinegoziare un prestito?

Conviene rinegoziare un prestito in diverse situazioni, come quando i tassi di interesse di mercato sono scesi significativamente rispetto a quando il prestito è stato originariamente contratto, o quando si sta avendo difficoltà a sostenere le rate attuali e si necessita di una ristrutturazione del debito.

Ci sono dei rischi o svantaggi nella rinegoziazione di un prestito?

Sì, ci possono essere alcuni rischi. Ad esempio, estendere la durata del prestito potrebbe comportare il pagamento di più interessi nel lungo periodo, anche se le rate mensili diminuiscono. Inoltre, potrebbero esserci costi associati alla rinegoziazione, come commissioni o spese di istruttoria.

Come si inizia il processo di rinegoziazione di un prestito?

Il primo passo è contattare l’istituto di credito che ha erogato il prestito originale e richiedere una rinegoziazione. È utile preparare in anticipo una panoramica della propria situazione finanziaria attuale e tutti i documenti utili a tal fine.

Quanto spesso si può rinegoziare un prestito?

Non esiste un limite formale a quanto spesso si possa rinegoziare un prestito, ma farlo troppo frequentemente potrebbe non essere pratico o non troppo vantaggioso.

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