Cancellare i debiti è possibile: come riuscirci con l’esdebitazione

Cancellare i debiti è possibile, ma non sempre si è a conoscenza del modo giusto per dire addio ai troppi finanziamenti contratti. Per fortuna, oramai da più di 10 anni, la legge 3/2012 ha permesso a molte persone di risolvere le loro problematiche finanziarie grazie all’esdebitazione.

Ma come funziona questa legge che estingue i debiti? Abbiamo cercato di fare il punto sulle sue caratteristiche nella speranza di fornire a tutti i lettori interessati qualche pratico elemento di azione.

Cancellare i debiti è possibile con l’esdebitazione

La legge 3/2012 ha introdotto uno dei più grandi benefici a livello finanziario per chi, purtroppo, si ritrova alle prese con numerosi debiti.  Anche se ormai sono passati molti anni dall’entrata in vigore di questa normativa, non tutti, però, ne sono a conoscenza. Insomma, di che cosa si tratta? Come cancellare i debiti attraverso l’esdebitazione?

Chiariamo subito che l’esdebitazione offre la possibilità a tante persone di liberarsi da ogni debito residuo e soprattutto permette di essere riabilitati presso banche e finanziarie attraverso la cancellazione del proprio nominativo dai registri di cattivo pagatore.

Tuttavia, per poter beneficiare di tale condizione e cancellare i debiti, il debitore deve essere meritevole di accedere a tale accordo privilegiato: in pratica, non deve aver ritardato l’esecuzione della procedura e non deve aver commesso atti di frode o rifiutato proposte di impiego senza giustificato motivo. Inoltre, deve impegnarsi nel portare a termine la proposta presentata ai creditori.

Quali debiti posso “cancellare” o ridurre con la legge 3/2012

La legge 3/2012 permette di cancellare tutte le tipologie di debito, intendendo per tali, a titolo di esempio non esaustivo, quelli verso:

La procedura di esdebitazione , quindi, è utile anche per chi vuole cancellare i debiti con Equitalia. Gli unici debiti che non possono essere cancellati grazie a questa legge sono quelli di mantenimento come, nel caso, ad esempio, degli alimenti che non sono stati pagati al coniuge.

Per ottenere la cancellazione dei debiti è necessario inserire nella procedura di richiesta l’indicazione chiara di tutti i debiti contratti e indicare in modo dettagliato la propria situazione patrimoniale con i beni posseduti.

Quali sono le fasi della procedura per cancellare il debito

Per cancellare i debiti, la soluzione migliore è affidarsi a specialisti con una lunga e solida esperienza alle spalle. Infatti, è necessario avviare una procedura che prevede tre diverse fasi e la produzione di una documentazione specifica:

  1. raccolta dei documenti e predisposizione di un Piano: affidarsi a degli esperti consente di individuare la strategia giusta per ottenere i maggiori vantaggi. Sarà necessario raccogliere la documentazione per predisporre una bozza di piano da presentare al Tribunale.
  2. presentazione del Piano: sarà il consulente del debitore a proporre direttamente il Piano all’Organismo di Composizione della Crisi secondo la legge 3/2012. L’Organismo verifica sia gli aspetti formali che la sostenibilità di Liquidazione dei Beni, Accordo con i creditori, Piano del Consumatore e indica al Giudice se il Piano può essere o meno accettato.
  3. fase di Omologazione: in questa fase è il Giudice a verificare l’esistenza dei criteri necessari per l’omologazione. Se questo avviene, tutti i vecchi debiti contratti vengono sostituiti dal piano di pagamenti stabilito dal Tribunale.

Seguendo la procedura sarà possibile cancellare il debito, pagando una somma inferiore a quella dovuta, ma soprattutto un importo che è corroborato alle proprie reali capacità economiche.

Se non si sa come cancellare i debiti, la prima cosa da fare è rivolgersi a degli specialisti in quest’ambito. Infatti, purtroppo, chi non possiede adeguate conoscenze e competenze in ambito economico, finanziario e giuridico, difficilmente riuscirà a cancellare i propri debiti e risolvere i problemi economici che lo attanagliano.

Inoltre, rivolgersi a consulenti esperti vuol dire anche trovare soluzioni alternative per chi non può usufruire della legge 3/2012, magari perché mancano i requisiti necessari. Gli specialisti potranno consigliare anche differenti modalità di intervento alla luce delle prossime normative relative al Piano Debiti.

Le novità della legge n. 176/2020

Qualche ulteriore novità è poi legata alla legge 18 dicembre 2020. N. 176, di conversione del d.l. n. 137/2020, recante misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, che ha apportato alcune importanti modifiche alla disciplina delle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento di cui alla legge n. 3/2012, permettendo di cancellare tutti i debiti mediante l’esdebitazione.

In particolare, la legge ha aggiunto un articolo al quadro normativo, rappresentante una rilevante opportunità per i debitori incapienti rispetto alla massa creditoria. Viene infatti prevista la facoltà di accesso all’esdebitazione per il debitore, persona fisica meritevole, che non è in grado di offrire ai propri creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura. Rimane fermo l’obbligo del pagamento del debito entro quattro anni dal decreto del giudice nelle ipotesi in cui sopravvengano utilità rilevanti, tali da soddisfare i creditori in misura non inferiore al 10%.

Per il legislatore, ricordiamo infine, la valutazione di rilevanza dovrà avvenire con una periodicità annua, al netto delle spese di produzione del reddito e quanto occorrente al mantenimento del debitore e della sua famiglia in misura pari all’assegno sociale, moltiplicato per un parametro che è corrispondente al numero dei componenti della sua famiglia sulla base della scala di equivalenza ISEE.

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