La cancellazione del pignoramento immobiliare è l’obiettivo desiderato da tutti i debitori che si sono visti colpire dal pignoramento e che intendono riappropriarsi di una maggiore serenità nella gestione dei propri debiti, riuscendo a rientrare in piena titolarità del bene immobile su cui il creditore è riuscito a iscrivere pignoramento.
Ma come si cancella il pignoramento immobiliare? Che cosa si può fare per raggiungere questo auspicio?
Cancellazione pignoramento immobiliare Procedura a tre vie
Iniziamo con il condividere che la cancellazione del pignoramento immobiliare può avvenire ricorrendo a tre diverse strade:
- pagare il proprio debito e liberarsi dalle passività
- raggiungere un accordo con il creditore
- avanzare un’opposizione al pignoramento ottenendo l’autorizzazione del giudice.
Procediamo per gradi ed esaminiamo sinteticamente le alternative più rilevanti.
Pignoramento immobiliare: procedura e cancellazione
Se stai leggendo questo articolo è perché, probabilmente, sia già che cos’è il pignoramento immobiliare e che come funziona tale procedura (in caso contrario ti consiglio di recuperare alcuni degli articoli che ho dedicato questo argomento).
In estrema sintesi, se c’è una situazione di inadempimento del debitore, non è escluso che il creditore possa – entro certi termini – aggredire l’immobile di proprietà del debitore avviando una procedura di esecuzione forzata mediante pignoramento del bene stesso. L’atto di pignoramento immobiliare dovrà essere notificato al debitore e trascritto presso i Registri immobiliari, oltre che depositato in Tribunale unitamente alla nota di trascrizione.
Ciò premesso, se dopo la procedura di pignoramento si verifica una delle tre condizioni che sopra ho cercato di introdurre, è possibile ottenere la cancellazione del debito. Certo, la strada più agevole è quella dell’estinzione del debito ma, come vedremo nelle prossime righe, non mancano le alternative.
Cancellazione del debito previo accordo delle parti
Per esempio, può accadere che debitore e creditore riescano a trovare un accordo per estinguere il debito, arrivando così alla cancellazione del pignoramento dai pubblici Registri. In questa ipotesi sarà il creditore che deve domandare la cancellazione, formulando una dichiarazione di rinuncia al pignoramento e depositando un atto formale in cancelleria.
Nel caso in cui invece l’accordo non preveda un pagamento unico ma una serie di pagamenti rateizzati, allora le parti – con i loro legali – potranno domandare al giudice di pronunciare la sospensione o il rinvio dell’esecuzione forzata. Se infine l’intesa tra le parti avviene in sede processuale sarà lo stesso giudice a pronunciare l’estinzione del procedimento esecutivo e, al tempo stesso, disporre con la stessa ordinanza la cancellazione della trascrizione del pignoramento dai Registri immobiliari.
L’opposizione del debitore
C’è poi un’altra strada che il debitore può percorrere, per quanto sia un po’ più impervia delle precedenti: l’opposizione al pignoramento.
Affinché si possa arrivare alla cancellazione del pignoramento immobiliare con questo percorso è tuttavia necessario che il debitore riesca a dimostrare che le ragioni del creditore sono inesistenti e – in verità – questo è spesso molto arduo. Considerata la strada irta da affrontare e il fatto che il debitore deve farsi carico di tutte le spese legali, comprese quelle della controparte (o perfino le spese del tribunale in caso di lite temeraria), ne deriva che pochi debitori cercano di percorrere con successo questa via.
Naturalmente, le cose sono un po’ più semplici se il debitore sceglie di proporre opposizione al pignoramento per chiari errori formali nella procedura di esecuzione forzata o nelle ipotesi di contestazione della validità del credito vantato nei confronti del creditore, per difetti o altre motivazioni.
Per saperne di più consiglio tutti i lettori di contattare il mio studio a questi recapiti e fissare un primo appuntamento. Sarà la migliore opportunità per comprendere quali siano le tue difficoltà e quali percorsi sono ipotizzabili per permetterti di arrivare al miglior benessere finanziario.