La cessione del quinto con cassa integrazione è un finanziamento che è destinato a tutti quei lavoratori dipendenti che stanno fruendo della Cassa Integrazione Guadagni (CIG), ovvero di quella prestazione economica che viene erogata in favore di quei lavoratori che si son visti sospendere o ridurre la propria prestazione lavorativa.
Ma è possibile ottenere un finanziamento cassa integrazione? Oppure ci sono delle regole che sarebbe opportuno conoscere circa la possibilità di poter ottenere una cessione del quinto e cassa integrazione a zero ore?
Cessione del quinto con cassa integrazione, quali regole?
La cessione del quinto con cassa integrazione segue delle regole specifiche che sarebbe opportuno conoscere prima di effettuare una corretta valutazione sulla richiesta di questo tipo di finanziamento.
In particolare, se il datore di lavoro presso cui opera il dipendente sta attuando la cassa integrazione, il finanziamento cassa integrazione è ammissibile solamente se la cassa integrazione non supera le 40 ore mensili e se la cassa integrazione è ordinaria e non straordinaria.
Si tenga anche conto che queste regole di cassa integrazione cessione del quinto valgono sia per la richiesta di prima cessione del quinto, sia per il rinnovo dello stesso prestito.
Blocco cessione del quinto e cassa integrazione
Alcune regole particolari vigono inoltre se il finanziamento è già in corso e l’azienda, durante il piano di ammortamento di questa linea di credito con cessione del quinto, usufruire della cassa integrazione.
In questo caso la dipendente è riconosciuta la possibilità di domandare il blocco della cessione del quinto, ovvero la sospensione della rata, oppure la riduzione della stessa.
Ricordiamo in questa occasione che si può richiedere la sospensione della rata del prestito anche per motivi che sono diversi dalla cassa integrazione: la cosa importante è che vi sia una riduzione dello stipendio e, dunque, della capacità di pagamento da parte del lavoratore, che in seguito alla cassa integrazione si è dunque trovato in una condizione di maggiori difficoltà finanziarie.
Per quanto riguarda la riduzione della rata, è possibile solamente se vi è una diminuzione dello stipendio di almeno un terzo rispetto all’importo netto originario, intendendo come tale quello prima dell’entrata in vigore del provvedimento di cassa integrazione.
Pignoramento del quinto e cassa integrazione
Chiudiamo questo breve approfondimento con un richiamo agli effetti sul pignoramento della cassa integrazione. In questo caso, rileviamo che se è il datore di lavoro ad anticipare la cassa integrazione, la rata del pignoramento del quinto continuerà ad essere pagata, ma in percentuale sullo stipendio realmente percepito dal lavoratore e, dunque, in misura ridotta.
Di contro, se è l’INPS a pagare direttamente la Cassa Integrazione Guadagni, allora la rata di pignoramento sarà sospesa, e sarà addebitata nuovamente solamente sulla prima busta paga non ridotta in seguito alla cassa integrazione. Ricordiamo infatti che il pignoramento vincola al pagamento solamente il terzo ceduto (in questo caso, il datore di lavoro) e non l’INPS, che dunque non provvederà ad effettuare la trattenuta.
Speriamo che questi brevi spunti ti siano stati utili per poter migliorare la conoscenza della cessione del quinto con cassa integrazione. Naturalmente, l’occasione ci è naturalmente utile per poterti ricordare che se vuoi avere una consulenza dedicata per la risoluzione di qualsiasi problematica finanziaria, e vuoi sapere se la cessione del quinto sia realmente una delle strade percorribili con convenienza, ti invitiamo a contattare i nostri specialisti debiti ai recapiti che trovi in ogni pagina del nostro sito.
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