Condominio moroso: cosa succede? Tra i vari debiti che si possono contrarre ci sono anche quelli che portano a contrarre debiti condominiali. I condomini morosi che magari sono già gravati da troppi debiti possono avere delle sorprese poco gradite soprattutto se continuano a non pagare quanto dovuto all’amministrazione.
Ma con i condomini morosi cosa fare? Cosa succede se un condomino non paga le spese condominiali? Lo scopriamo insieme in questa guida dedicata!
Cosa succede se non si pagano le spese condominiali?
Condomino moroso: cosa fa l’amministrazione? Quando c’è un aumento delle spese condominiali e ci sono famiglie che non tengono fede ai loro doveri e oneri sicuramente si va ad innescare una situazione complessa che porta anche a varie difficoltà all’amministratore di condominio che si ritrova senza fondi sufficienti per riuscire ad affrontare le spese come il pagamento dell’acqua, della luce o del riscaldamento.
Se uno o più condomini non pagano il condominio si arriva anche a diversi litigi e tensioni in quanto i servizi legati a questi pagamenti magari non possono essere più emessi in modo corretto. Alla fine si arriva ad un accumulo di debiti che porterà l’amministratore a dover risolvere la situazione attraverso un’azione di recupero dei crediti dovuti.
La riforma del condominio 2012 come previsto ai sensi del comma dell’articolo 63 disposizione att. c.c. prevede per l’amministratore l’obbligo di agire attraverso via legali e intraprendere una procedura esecutiva nei confronti del debitore per riuscire a recuperare il credito che vanta nei confronti di condomini che si presentano insolventi.
L’amministratore può procedere al recupero dei crediti vantati dal condominio dopo sei mesi e dopo che ogni tentativo di avviso bonario per raggiungere il giusto accordo risulta essere saltato.
Inoltre, può richiedere anche un decreto ingiuntivo esecutivo senza dover aspettare i 40 giorni che solitamente sono previsti per gli atti di precetto. In questo caso, avviene subito l’espropriazione dei beni del debitore come beni di arredamento ed elettrodomestici.
In caso di grave morosità il condominio potrebbe per fino procedere alla richiesta di pignoramento immobiliare.
I problemi in caso di morosità del condomino
Come abbiamo visto, dunque, l’amministratore di condominio può richiedere il pignoramento immobiliare e nel caso in cui sia presente un mutuo sulla casa perfino la banca potrebbe entrare in gioco.
Infatti, anche se si ha un’ipoteca volontaria sull’immobile per la concessione del mutuo è possibile che la banca per tutelarsi, in caso di procedura di esecuzione forzata, proceda e intervenga sulla procedura andando a revocare il mutuo e richiedendo così il pagamento immediato di quanto prestato per l’acquisto della casa.
Quindi la banca, anche se sei in regola con i pagamenti del mutuo, in caso di pignoramento dell’immobile può sospendere il finanziamento e richiederti il debito residuo in un’unica soluzione.
condominio moroso: Cosa fare in caso di debiti condominiali
Ma allora cosa fare in caso di debiti con il proprio condominio? Prima che si vada ad innescare un procedimento di pignoramento che potrebbe portare alla conseguente revoca del mutuo e ad un aumento così dei problemi debitori, è necessario trovare il modo di intervenire il prima possibile.
Dato che l’amministrazione di un condominio in genere vuole evitare procedimenti come questo in quanto lunghi, gravosi, dispendiosi e non sempre utili a ottenere quanto richiesto, è possibile cercare un accordo.
La soluzione migliore per evitare il pignoramento o che la casa vada all’asta è siglare con l’amministratore un accordo che preveda un pagamento rateale del debito in modo tale da onorare quanto dovuto e non incorrere in situazioni complesse.
Se il debito è molto alto e raggiunge il valore dell’abitazione, ipotesi al quanto difficile, è possibile altrimenti andare a vendere la casa prima dell’asta e ripagare i debiti condominiali. Hai troppi debiti da pagare? Contatta noi di Specialista Debiti!