Il microcredito è una forma di finanziamento destinata a supportare le esigenze di ditte individuali o piccoli imprenditori che non riescono ad accedere a prestiti attraverso gli ordinari canali bancari, soddisfacendo in tal modo le proprie esigenze con condizioni di maggiore favore.
Sebbene sotto tale termine possano essere ricomprese diverse formule di credito, per inquadrarlo correttamente ci si può riferire alla definizione fornita dall’Ente nazionale per il microcredito, che lo presenta come uno strumento finanziario che ha lo scopo di rispondere alle esigenze di inclusione finanziaria e sociale di coloro che presentano difficoltà di accesso al credito tradizionale.
Pertanto, non si tratta semplicemente di un prestito di piccolo importo – come erroneamente viene spesso illustrato – bensì di un’offerta integrata di servizi finanziari e non finanziari. Ciò che pertanto contraddistingue il microcredito dal credito ordinario è l’attenzione al beneficiario sia nella fase di pre-erogazione che di quella post-erogazione, oltre alla particolare dedizione prestata per la validità e per la sostenibilità del progetto imprenditoriale.
Quanto si può ottenere con il microcredito
Tutto ciò premesso, è però pur sempre bene condividere che effettivamente il microcredito può supportare le esigenze del beneficiario per importi più contenuti rispetto a quanto si potrebbe fare con il ricorso all’ordinario canale bancario.
Pur con le novità intercorse negli ultimi anni, l’importo conseguibile mediante questa forma di finanziamento è infatti pari a un massimo di 40.000 euro (in precedenza era pari a 25.000 euro), lasciando poi invariata la possibilità di un ulteriore aumento dell’importo pari a 10.000 euro in caso di credito frazionato, e permettendo così ai soggetti beneficiari del microcredito di ottenere un finanziamento complessivo di un massimo di 50.000 euro.
La durata massima del finanziamento è invece di 84 mesi, incluso l’eventuale periodo di preammortamento.
Quali conseguenze ci sono se non si paga il microcredito
Al netto di quanto sopra, giungiamo al punto fondamentale del nostro odierno approfondimento. Ovvero, che cosa succede se non si pagano le rate del microcredito?
In primo luogo, è bene ricordare che quando si contrae un microcredito si sta stipulando un vero e proprio finanziamento. Pertanto, se non si pagano le rate di questo credito si va incontro a conseguenze che sono molto simili a quelle che si verificherebbero in caso di morosità di un qualsiasi debito: il ritardo persistente nella corresponsione delle rate farà infatti scattare la risoluzione del contratto e la messa in mora, con il creditore che pertanto avvierà le sue procedure per cercare di ottenere il credito vantato.
Ricordiamo tuttavia che il microcredito è una formula di finanziamento assistita dallo Stato e come pertanto il finanziatore (banca) riceverà una quota di rimborso escutendo proprio la garanzia statale. Inoltre, il finanziatore ha il diritto di domandare ulteriori forme di garanzia (come una fideiussione di una persona favorevolmente conosciuta), riuscendo in tal modo a mitigare il proprio rischio.
È in capo al debitore principale che si verificano pertanto le conseguenze negative tipiche degli inadempimenti.
Proprio per questo motivo riteniamo molto importante che, anche nel caso in cui si siano contratto un microcredito che non si riesce a pagare, e il microcredito abbia costituito un elemento portante della propria condizione di sovraindebitamento, ci si muova attivamente per poter valutare quali soluzioni adottare per uscire da tale scenario e riappropriarsi in maniera più pacifica di un nuovo equilibrio economico finanziario.
Per saperne di più invito tutti coloro i quali fossero interessati a contattare l’agenzia Specialista Debiti a questi recapiti: valuteremo insieme quali soluzioni adottare per permetterti di uscire da una condizione di troppi debiti.