Oscuramento Crif: cosa vuol dire? Quando si può richiedere?

Forse hai sentito parlare di oscuramento crif e vorresti riuscire a ottenerlo in quanto grazie a questa soluzione è possibile non far vedere a banche e istituti di credito alcune informazioni.

Ma l’oscuramento temporaneo Crif è davvero così vantaggioso? E soprattutto in cosa consiste con esattezza l’oscuramento dati negativi Crif? Si viene cancellati in automatico dal registro cattivi pagatori Crif?

In realtà oscurare dati Crif non è una pratica che si presenta realmente vantaggioso. Quindi scopriamo qualcosa in più su cosa vuol dire e su come funziona questa procedura.

Oscuramento dati Crif: cosa vuol dire

L’oscuramento temporaneo dei dati Crif permette di nascondere alle banche la situazione debitoria di un specifico nominativo.

In realtà, quando avviene l’oscuramento, il nominativo del debitore rimane visibile, mentre non possono essere consultati dalle banche informazioni come ad esempio: l’esito di una pratica bancaria o di una situazione debitoria.

Ma le banche si fidano di coloro che hanno i dati oscurati? In realtà, una banca o istituto di credito quando vede l’oscuramento dei dati non si fida a concedere un prestito oppure un mutuo. Il motivo è dato dal fatto che questo risultato li mette in allarme e porta comunque a rifiutare una pratica di finanziamento.

Ma come si può richiedere un oscuramento Crif?

L’oscuramento dei dati Crif non può essere effettuato su richiesta da parte del debitore. L’unica eventualità che permette di accedere a questa pratica è che l’ente creditizio chieda al Crif l’oscuramento dei dati.

Ad esempio, chi ha concesso un finanziamento, dopo un accordo di saldo e stralcio con il debitore, potrebbe procedere alla richiesta di oscuramento dei dati fino a quando non avverrà la cancellazione automatica dal registro del Crif.

Nel periodo di riferimento i dati saranno oscurati e i soggetti terzi non potranno avere alcuna informazione sulla pratica in corso e sul suo esito.

Questa pratica di oscuramento prevede però anche l’avvio di una revisione. Fino a quando ci sarà la revisione e nel momento in cui il CRIF non riceverà altri riscontri dall’ente finanziario, la pratica e il suo esito saranno temporaneamente oscurati.

Cancellazione dati Crif come funziona?

L’ultima normativa del 2019 ha visto una legge che disciplina anche la cancellazione dei dati dal registro dei cattivi pagatori Crif. La normativa vede un cambiamento sia nel modo in cui il debitore è inserito all’interno delle liste sia la cancellazione automatica.

Infatti, un problema che era diffuso prima del 2019 riguardo al Crif era dato dal fatto che la comunicazione del debitore non era garantita. In altre parole, l’ente aveva l’obbligo di avvisare il debitore che nominativo sarebbe stato inserito nella “lista nera” ma se non si riusciva a contattarlo comunque la procedura sarebbe andata avanti.

Per questo motivo, il Garante della Privacy ha deciso di procedere all’introduzione di misure a tutela dei debitori e degli enti finanziari. Dal 2019, dunque, chi rischia una segnalazione al Crif dev’essere avvisato mediante raccomandata o messaggio se si ha dato il consenso all’uso del proprio recapito telefonico.

Cambia anche l’aspetto più interessante per chi ha paura di essere segnalato ossia i tempi di cancellazione automatica. Infatti, non si può richiedere in prima persona la cancellazione dei dati CRIF ma bisogna attendere un tempo variabile a seconda della pratica per far sì che le informazioni vengano rimosse dall’archivio.

Quindi non bisogna ricorrere ad alcun espediente come l’oscuramento, in quanto i dati personali saranno sempre disponibili fino a quando non avverrà la cancellazione in modo automatico procedendo all’estinzione del debito. Infatti, la cancellazione avviene solo nel momento in cui si chiude la propria situazione debitoria.

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