Pignoramento pensione: quanto è il massimo e come evitarlo?

Pignoramento pensione è possibile? E bene sì la pensione pignorabile è una realtà, insieme ai beni, ai conti correnti e altri titoli di proprietà, e ciò può avvenire quando si hanno contratto dei debiti e non si riesce a onorarli. Tuttavia, per quanto riguarda la pignorabilità della pensione ci sono dei vincoli che devono essere rispettati.

Pignorabilità Pensione: Cosa C’è Da Sapere

Il pignoramento è una procedura esecutiva che viene portata avanti da un creditore nei confronti del soggetto debitore al fine di recuperare l’importo dovuto. 

Il pignoramento della pensione può avvenire in modalità differenti in base a come viene erogata. Infatti, se la pensione viene erogata direttamente al destinatario, l’importo pignorato verrà trattenuto prima della sua erogazione e sarà notificato sia al debitore, sia all’INPS. L’ articolo 492 c.p.c. prevede la notifica del pignoramento con l’atto di ingiunzione che deve contenere alcune informazioni specifiche. 

In questo caso, il pignoramento della pensione avviene solo se l’importo è superiore al minimo vitale, cifra individuata  in un valore pari a 1,5 volte l’assegno sociale di 460,28 euro che è quindi di 690,42 euro. 

Se invece la pensione viene accreditata direttamente sul conto corrente del debitore, il pignoramento della pensione viene notificato al debitore e all’istituto di credito e la trattenuta può avvenire però solo nel caso in cui la pensione sia superiore a 1.380,84 euro, il triplo dell’importo delle pensioni sociali.

Quindi, se chi riceve la pensione usufruisce dell’accredito in banca, non vedrà nessun addebito se l’importo è inferiore alla cifra stabilita, ma se i depositi del conto corrente fossero superiori o se sono presenti importi relativi ad altri redditi, il pignoramento in quel caso potrà estendersi all’intero deposito bancario e non riguarda quindi solo la pensione. 

In ogni caso, la pignorabilità della pensione è ammessa solo quando viene garantito il minimo vitale e il pignoramento non può superare un quinto (20%) dell’importo o, se vi sono due o più creditori, si potrà arrivare a un massimo di due quinti della pensione (40%).

I pignoramenti presso terzi Equitalia, invece, ha dei limiti diversi. Infatti, se il creditore è l’Agenzia delle Entrate, le pensioni fino a 2500 euro possono essere pignorate fino a 1/10 dell’importo; quelle comprese tra 2500 e 5000 euro sono soggette a una trattenuta fino a 1/7 della cifra, mentre per le pensioni superiori a 5000 euro il pignoramento può arrivare fino a un quinto.   

Come Evitare Il Pignoramento Pensione 

L’art. 2740 del codice civile afferma che il debitore debba rispondere alle obbligazioni da lui contratte con tutto il suo patrimonio, sia presente che futuro, ma ci sono delle limitazioni di questa norma e alcune riguardano proprio i pignoramenti pensione.

Infatti, per proteggere alcune categorie, la legge stabilisce infatti alcune pensioni non pignorabili: tra queste c’è l’assegno sociale per gli over 67,  le pensioni di invalidità civile o l’assegno di accompagnamento. La pensione di  inabilità e di invalidità è invece pignorabile, ma sarà il Giudice a stabilire i limiti per ogni singolo caso.

Anche se il creditore può conoscere le modalità di erogazione e accredito della pensione del debitore rivolgendosi all’ Anagrafe tributaria, ci sono alcuni modi per evitare i pignoramenti della pensioni.

Sicuramente, il metodo più efficace per evitare che venga pignorata la pensione è l’opposizione all’esecuzione. Tuttavia, questo procedimento è un atto che deve essere presentato da un avvocato e sottoposto all’attenzione del Giudice che verificherà se ci sono le condizioni per evitare che avvenga il pignoramento della pensione.

La sentenza del Giudice, una volta emessa, non può essere impugnata e, quindi, non si potrà più contestare la richiesta del creditore. 

Proprio per questo motivo, è bene rivolgersi a degli specialisti esperti in materia. Contatta Specialista Debiti!

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