Debiti finanziari: cosa sono e come liberarsene

I debiti finanziari sono le passività che un debitore ha nei confronti di uno più creditori, sia pubblici che privati, e che devono essere risolti mediante pagamenti nei tempi e nei modi stabiliti dai contratti che li disciplinano. A titolo di esempio, prestiti personali, mutuo per la casa, carte di credito o leasing, sono debiti finanziari.

Sebbene i debiti finanziari non siano necessariamente un problema, lo diventano nel momento in cui il debitore si addossa importi che non riesce a pagare o se si verificano situazioni impreviste, come la perdita del lavoro, che vanno a incrinare il suo equilibrio economico-finanziario. 

In questi casi, rivolgersi tempestivamente a professionisti del debito è l’unica soluzione per risolvere le criticità.

Differenza tra debiti finanziari e debiti commerciali

La principale differenza tra i debiti finanziari e quelli commerciali riguarda la loro origine: quelli di natura finanziaria, infatti, non vengono originati dall’acquisizione di beni e servizi, ma di operazioni che hanno come oggetto direttamente somme di denaro.

Tra questi, quindi, possono rientrare i debiti relativi anche alle aziende nei confronti di fornitori o banche per aver chiesto dei finanziamenti.

Come risolvere i problemi sui debiti finanziari

Per fortuna, oggi sono tante le possibilità previste dall’ordinamento italiano per risolvere il sovraindebitamento, anche grazie alla legge 3 2012, conosciuta come “legge salva suicidi” proprio perché ha permesso a tante persone che avevano contratto debiti di ritrovare la propria serenità.  

La legge 3 2012 sul sovraindebitamento prevede la redazione di un apposito documento, detto “piano del consumatore” che prevede un programma per arrivare alla remissione totale o parziale dei propri debiti.

Il debitore, affidandosi a degli specialisti, dovrà presentare questo documento presso il Tribunale competente e dopo l’approvazione da un Organismo di Composizione della Crisi, il Giudice stabilirà se procedere o meno con la sua omologa.

Se il piano del consumatore viene approvato, il debitore potrà estinguere i debiti secondo le modalità stabilite che saranno compatibili con la propria disponibilità economica. Inoltre, è possibile anche arrivare alla totale cancellazione dei debiti se questi non sono contemplati nel programma di pagamento.

Oltre al piano del consumatore è possibile perseguire altre strade per risolvere l’indebitamento. Tra queste, ad esempio, c’è quella della liquidazione del patrimonio che prevede la vendita dei beni del debitore per pagare gli importi dovuti ai creditori.

Per risolvere il proprio debito finanziario è importante però che i debitori si rivolgano a dei professionisti del debito che, previa un’analisi della condizione finanziaria del debitore, possano indicare la strada giusta per risolvere il sovraindebitamento.

Indice di indebitamento: che cos’è e cosa significa 

Una delle prime cose che gli esperti dei debiti fanno quando devono risolvere un problema di sovraindebitamento è calcolare l’indice di indebitamento, un valore che esprime il rapporto tra il totale di risorse dell’azienda, o del soggetto, e il capitale proprio disponibile nel lungo periodo.

L’indice di indebitamento, conosciuto anche con il termine inglese leveragerestituisce un numero:

  • pari 1, indica che l’azienda non ha debiti al momento perché riesce a finanziarie tutte le attività ricorrendo a capitale proprio; 
  • tra 1 e 2, vuol dire che il capitale proprio è ancora maggiore e che c’è un equilibrio tra risorse totali e indebitamento;
  • superiore a 2, quando i debiti sono maggiori rispetto alle risorse disponibili ed è necessario intervenire con dei fondi per evitare il sovraindebitamento. 

Anche se sono dei valori importanti ai fini del calcolo del debito, è importante sapere che devono essere valutati anche in relazione alla tipologia d’azienda, al settore di appartenenza e alla struttura finanziaria. 

Quando ci si rivolge a dei professionisti del debito è importante avere tutte le informazioni circa il proprio stato patrimoniale e verificare che questi dati siano aggiornati e corretti per controllare i flussi finanziari dell’azienda. 

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Prescrizione dei debiti finanziari

Come tutti i debiti, anche quelli finanziari che – per esempio – possono essere contratti nei confronti di una banca o di altro istituto di credito, hanno una data di scadenza.

Ricordiamo infatti come la legge italiana in tema di prescrizione dei debiti prevede che decorsi dieci anni dal termine del contratto, il debitore non sia più tenuto a rimborsare il credito. Pertanto, che tu abbia sottoscritto un prestito personale o una carta revolving, è pari a dieci anni il termine ultimo che permette al creditore di pretendere il pagamento.

In tal senso, però, non possiamo che condividere quanto sia difficile usufruire nel concreto della prescrizione dei debiti finanziari, considerato che il conteggio decennale dopo cui un debito risulta prescritto inizia allo scadere del contratto.

Non solo. Stando a quanto sancito dall’art. 2943 c.c., la banca può porre fine al periodo di prescrizione in qualsiasi momento attraverso un atto interruttivo come, ad esempio, l’invio di una notifica di pagamento. In questo caso, il conteggio dei dieci anni deve ripartire da zero e, in fondo, è questo il motivo per cui sperare nella prescrizione dei debiti finanziari non è certamente la migliore soluzione per liberarsi da essi!

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