Come non pagare Equitalia? Consigli utili per evitare il debito

Come non pagare Equitalia? Quando si hanno contratto dei debiti è facile vedersi recapitare a casa una notifica dall’Agenzia delle Entrate. Tuttavia ci sono dei modi assolutamente legali per evitare di pagare le cartelle Equitalia.

Ecco alcuni consigli su come fare per non pagare Equitalia, ma è bene affidarsi a un esperto per individuare la soluzione migliore per la propria situazione.

Debiti Equitalia, il condono per non pagare le cartelle

In seguito all’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha generato una situazione di crisi economica e sociale, il Governo è intervenuto con il Decreto “Sostegni” e tra le diverse iniziative, ha previsto anche il condono cartelle Equitalia per alcuni soggetti e per alcuni importi. Chi rientra in questi parametri, infatti, può non pagare i debiti contratti con l’Ente.

Il condono delle cartelle, e quindi l’annullamento dei debiti Equitalia, è previsto per gli importi inferiori ai 5 mila euro e i debiti non saldati nel periodo che va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010.

Questa agevolazione è valida per i soggetti fisici e giuridici che abbiano presentato, entro il 14 Luglio 2021, una dichiarazione dei redditi non superiore ai 30 mila euro. Questa recente iniziativa, però, non è l’unico modo per non pagare Equitalia.

Cartelle Equitalia prescritte: ecco quando è possibile

Al di là degli interventi straordinari, come appunto il Decreto Sostegni, è possibile non pagare i debiti Equitalia quando le cartelle esattoriali vanno in prescrizione. Solitamente, ci sono dei tempi generici da rispettare, che possono andare dai tre ai dieci anni e dipendono dalla tipologia di debito contratto.

Se sono trascorsi 10 anni e 60 giorni dalla notifica delle cartelle per IRPEF, IVA, IRAP, imposta di registro o ipocatastale o canone RAI è possibile non pagare i debiti Equitalia, mentre bisogna attendere 5 anni per la prescrizione delle cartelle relative alle sanzioni di tipo amministrativo, come multe, mancati pagamenti di tasse Imu, Tasi, Tares/Tari e contributi INPS e INAIL e 3 anni per le cartelle del mancato pagamento del bollo auto.

Al di là delle cartelle prescritte, è possibile anche non pagare i debiti Equitalia se i documenti che notificano i debiti non sono conformi e, quindi, invalidano le cartelle di pagamento.

Debiti Equitalia eredi: quando è possibile non pagarli

Se i debiti contratti con Equitalia fanno riferimento a un defunto, gli eredi non sono tenuti al pagamento delle cartelle. Infatti, potranno avanzare un’istanza di sgravio a Equitalia o rinunciare al pagamento dei debiti se rinunciano contestualmente all’eredità.

Un’altra opzione è quella di accettare l‘eredità col beneficio d’inventario che considera quindi solo i beni ottenuti con la successione e ciò consentirebbe a Equitalia di non pignorare i beni che appartengono al patrimonio personale.

I debiti Equitalia possono non essere saldati dagli eredi nel caso in cui la cartella esattoriale non sia stata notificata correttamente, ovvero secondo alcune specifiche modalità.

Se la comunicazione avviene entro un anno dal decesso, la cartella deve essere inviata impersonalmente e cumulativamente a tutti gli eredi, ma se viene notificata oltre un anno dalla morte del debitore, Equitalia deve provvedere alla notifica presso ogni erede. 

Come non pagare Equitalia se il debitore è nullatenente

Nel caso in cui il debitore sia nullatenente, cioè non in possesso di redditi o beni intestati anche in comunione con altri soggetti, la legge italiana prevede che non possa scattare il pignoramento da parte dell’Agenzia dell’Entrate e quindi può non pagare i debiti Equitalia. 

Inoltre, nel caso in cui il debitore nullatenente non paghi le cartelle Equitalia, il suo nominativo non viene segnalato in Crif o alla Centrale Rischi. Questo, invece, succede se il debito contratto e non onorato è nei confronti di una banca o un intermediario finanziario.

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