Il Fondo salva casa è un’opportunità introdotta qualche anno fa dal Governo per evitare di rischiare la vendita all’asta della propria abitazione nel caso in cui si versi in difficoltà economiche talmente gravi da non riuscire più ad adempiere al piano dei pagamenti periodici previsti dal programma di ammortamento concordato con l’istituto di credito. Insomma, se si hanno duraturi problemi nel pagare le rate del mutuo, si può andare incontro al pignoramento immobiliare, con ciò che ne consegue sul proprio patrimonio.
Complice anche la pandemia da Covid-19, però, il Governo aveva introdotto una misura piuttosto importante per fronteggiare la difficile situazione di crisi economica che aveva colpito il Paese. Ma di che cosa si tratta?
Fondo salva casa: come funziona
Il Fondo salva casa è una misura introdotta dall’art. 41 bis del decreto fiscale convertito in legge 157/2019: si tratta di una norma che prevede che il debitore, se si trova in condizione di difficoltà economica, possa richiedere la rinegoziazione o il rifinanziamento del proprio mutuo ipotecario. In questo modo, è possibile anche estinguere l’eventuale procedura esecutiva.
Il Fondo salva casa si riferisce in particolar modo al Fondo di Garanzia istituito presso il MEF e già previsto dalla Legge di Stabilità 2014, destinato a offrire garanzie sui finanziamenti ipotecari. Con le novità introdotte qualche anno fa, l’azione del Fondo è stata però potenziata fino a includere che, se la banca avvia la procedura esecutiva per il pignoramento immobiliare, si possa ricorrere a tale strumento.
Quali sono le condizioni da rispettare per accedere al Fondo
Il Fondo salva casa è tuttavia aperto esclusivamente ad alcune categorie di debitori. In particolare, è uno strumento accessibile solo dalle persone fisiche private che non ricorrano contemporaneamente anche alle istanze di sovraindebitamento previste dalla legge 3 2012.
Inoltre, questa procedura è valida solo se il creditore è unico ed è la banca o una società veicolo. Se sono presenti più creditori, però, si potrà proseguire con la richiesta del Fondo salva casa se viene inoltrata la rinuncia alla procedura da parte di tutti gli altri creditori coinvolti.
Esistono poi anche delle specifiche condizioni relative al mutuo: per esempio, il Fondo salva casa può essere richiesto solo se è già stato versato il 10% del capitale finanziato inizialmente, mentre non può essere richiesto da chi è proprio agli inizi del piano di ammortamento.
Ancora, tra gli altri requisiti da tenere a mente vi è il fatto che l’importo che è possibile rinegoziare con questa agevolazione non deve superare i 250 mila euro e che il piano deve non può eccedere i 30 anni. Ulteriormente, la durata del finanziamento non deve superare gli 80 anni di età anagrafica del richiedente: se pertanto si hanno già 55 anni, allora la dilazione non potrà superare i 25 anni.
Come richiedere il Fondo
A questo punto probabilmente ti stai domandando che cosa preveda la normativa del Fondo salva casa per la sua richiesta.
Ebbene, dopo la presentazione della domanda per la rinegoziazione del mutuo, che ti consigliamo di far preparare da uno specialista, il giudice provvederà a sospendere la procedura esecutiva per 6 mesi. In questo periodo la banca presenterà la sua proposta di rinegoziazione che sarà formulata tenendo conto delle esigenze e delle possibilità economiche del debitore.
Grazie al Fondo salva casa puoi dunque preservare la tua abitazione e ottenere una rinegoziazione dimostrando di essere andato incontro a difficoltà di pagamento dovute alla propria situazione economica, come previsto dalla l. 157/2019.
Se hai bisogno di maggiori informazioni perché hai un problema di pignoramento immobiliare oppure hai bisogno di supporto per i debiti, contattare il nostro team di Specialista Debiti. In questo modo potrai spiegarci meglio qual è la tua situazione debitoria e saremo lieti di illustrarti le soluzioni a tua disposizione!