Prescrizione debiti: quando non si è più obbligati a pagarli?

Quando vengono contratti dei debiti, vige l’obbligo per il debitore di estinguere le somme che non sono state restituite al creditore, la prescrizione debiti, però, indica delle tempistiche precise con le quali il creditore può richiedere il pagamento dei debiti.

Inoltre, in alcuni casi, anche se il creditore non ha ricevuto alcun importo, il debitore non sarà più tenuto al risarcimento del debito. Per far si che la prescrizione del debito sia valida, però, è necessario il rispetto di tempi stabiliti dalla legge.

Quando i debiti cadono in prescrizione

termini per la prescrizione dei debiti sono molto precisi. La prescrizione, ad esempio, decorre dal primo giorno feriale successivo a quello che il creditore ha disposizione per far valere il suo diritto di essere risarcito. 

Questo è possibile perché la normativa che regola la prescrizione debiti si basa su un principio che può essere interpretato come “sanzione” all’inerzia. In pratica, si penalizza l’inattività del creditore nel richiedere il pagamento del debito e, quindi, viene privilegiata di fatto la posizione del debitore.

I creditori, infatti, hanno in mano diverse possibilità per far valere i propri diritti, anche tramite un’azione legale.

La legge prevede delle precise tempistiche per la prescrizione dei debiti che  possono variare anche in base al soggetto che ha contratto il debito e al suo creditore.

Ad esempio, le banche hanno il diritto di richiedere il risarcimento fino a 10 anni e procedere al pignoramenti di eventuali beni, come immobili e patrimonio, mentre i tempi per la prescrizione debiti delle finanziaria possono essere anche molto brevi.

Per quanto riguarda i mutui, invece, quando le rate non vengono pagate, il termine per la prescrizione scatta dalla data di pagamento dell’ultima rata.

In generale, i termini per la prescrizione debiti sono:

  • 10 anni per la maggior parte dei prestiti e i debiti bancari, oltre che dei debiti tra privati,
  • 5 anni per i debiti senza richiesta di contratto, come eventuali danni arrecati a terzi o l’affitto non corrisposto di un immobile, secondo l’art. 2947 codice civile;
  • 2 anni per i debiti relativi a danno causati dalla circolazione dei veicoli o utenze non pagate
  • 1 anno, invece, per debiti delle rette scolastiche, assicurazioni come RC, furto e incendio.

Come richiedere la prescrizione debiti

La richiesta di prescrizione debiti deve essere inoltrata dal debitore che dovrà dimostrare che le tempistiche per far valere questo diritto sono corrette. Infatti, non si tratta di una procedura che può essere richiesta in automatico. Per evitare errori e avere brutte sorprese, è meglio affidarsi a uno specialista debiti che saprà consigliare la soluzione migliore per ogni caso.

La prescrizione debiti con Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, TAR

Generalmente, i termini di prescrizione debiti nei confronti del Fisco, e quindi di enti come l’Agenzia delle Entrate, Inps, Inail o Tar, sono indicati dalla giurisprudenza con un lasso temporale di 5 anni. Tuttavia, non sempre poi queste tempistiche sono state rispettate.

Ecco perché, se si hanno dei debiti con il Fisco, è bene sapere che la prescrizione potrebbe essere così calcolata:

  • 10 anni per i tributi relativi alle cartelle IRPEF, IVA, IRLO, Canone RAI e diverse tipologie di imposte,
  • 5 anni per i contributi INPS, contributi INAIL, multe o sanzioni amministrative o per le tasse come IMU, TASI, TARI, TOSAP;

Se non si ha a disposizione la cartella esattoriale relativa ai debiti verso enti e soggetti pubblici, e quindi non si riesce a risalire ai tempi per la prescrizione dei debiti, è possibile richiedere presso l’Agenzia delle Entrate, sia negli uffici che on-line, un documento specifico che si chiama estratto di ruolo.

Questo documento riporta informazioni precisi e la data di ogni cartella esattoriale che deve essere saldata.

Hai bisogno di un aiuto a controllare i debiti prescritti e quelli che invece devi ancora pagare? Non esitare e chiedi aiuto a noi di Specialista Debiti, possiamo aiutarti sia con l’esdebitazione sia con i debiti Equitalia!

Come funziona la prescrizione debiti bancari

Tutto ciò premesso, vediamo sinteticamente, ma più nello specifico, come funziona la prescrizione dei debiti bancari, considerato che è una di quelle su cui i debitori domandano le maggiori informazioni.

Ebbene, in generale per un debito con banca prescrizione scatta alla fine dei 10 anni per quanto concerne mutui, prestiti personali e cessione del quinto, così come per le somme dovute per capitale utilizzato con carta di credito.

La prescrizione dei debiti bancari scende invece a cinque anni per le somme che sono dovute a titolo di interessi contrattuali e per le somme dovute a interessi di mora.

FAQ Prescrizione Debiti

Concludiamo il nostro focus rispondendo ad alcune delle domande che sono state poste più frequentemente su questo argomento.

Quando va in prescrizione un debito non pagato?

La legge prevede diversi termini di prescrizione per i debiti non pagati. Il termine ordinario è di dieci anni dalla fine del contratto: è da questo momento in poi che il debitore non sarà più tenuto a rimborsare il credito.

Quali pagamenti vanno in prescrizione dopo 5 anni?

Il legislatore ha stabilito che vanno in prescrizione dopo 5 anni tutti i pagamenti che sono eseguiti periodicamente, come ad esempio l’abbonamento ad una pay-tv o gli interessi del mutuo.

Condividi l'articolo

Torna in alto