Saldo a stralcio conseguenze per il debitore? Il saldo a stralcio è una transazione molto conveniente per il debitore perché permette riabilitare la sua posizione da un punto di vista economico e finanziario.
Infatti, grazie a quest’accordo stragiudiziale è possibile estinguere il debito ed è quindi un’ottima soluzione da valutare se si hanno contratto debiti che non si riescono a onorare: le conseguenze per il debitore, quindi, non possono che essere positive.
É fondamentale, però, per far si che il procedimento vada a buon fine, avvalersi di uno specialista esperto che possa consigliare il percorso giusto.
Saldo a stralcio conseguenze: Cancellazione cattivi pagatori
In generale, la cancellazione dei debiti con la chiusura a stralcio prevede un accordo bonario tra le parti, ovvero tra debitore e creditore, che si basa sulla proposta di un pagamento del debito di importo inferiore rispetto alla cifra dovuta, ma in unica soluzione.
Il saldo a stralcio è conveniente per il debitore, ma anche per il creditore o per la banca che non deve intraprendere una lunga e onerosa azione giudiziaria e, inoltre, avrà maggiori possibilità di ottenere la cifra dovuta.
La cancellazione dei debiti con la modalità saldo e stralcio è stata prevista anche con modalità diverse dal recente Decreto “Sostegni” approvato durante l’emergenza da Covid-19. In pratica, questa nuova normativa, prevede la possibilità di usufruire della chiusura a stralcio per i debiti inferiori ai 5 mila euro, soprattutto se contratti tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2010.
Tuttavia, è possibile usufruire di quest’agevolazione solo se si ha un reddito fino a 30 mila euro.
Il saldo e stralcio del debito comunque non esclude che nei confronti del debitore venga inviata una segnalazione alla Centrale Rischi, ovvero che il suo nominativo venga inserito nel Registro dei Cattivi Pagatori. Tuttavia, una volta avvenuto il pagamento a stralcio, il nome del debitore viene cancellato dall’elenco dei cattivi pagatori, e riabilitato per l’apertura di conti correnti o per la richiesta di eventuali finanziamenti, dopo 36 mesi.
É bene rivolgersi comunque a uno specialista debiti per gestire al meglio questa situazione che può essere anche piuttosto complessa.
Registro cattivi pagatori Crif: che cos’è
Quando non vengono saldate due o più rate di un finanziamento o di un altro pagamento, il nome del debitore viene segnalato e inserito nel Registro Cattivi Pagatori, un elenco a cui le banche hanno accesso per verificare la situazione economica e finanziaria di un cliente acquisito o potenziale.
Il Crif è una delle SIC (Società di informazione creditizia) che detengono questi elenchi: in realtà, qui vengono inseriti sia i nominativi di chi richiede finanziamento e paga regolarmente le rate, e di chi,invece, definito cattivo pagatore, non riesce a ottemperare all’impegno preso.
Quando si viene inseriti in questi elenchi, perché due o più rate non sono state saldate si è interrotto il pagamento, il debitore viene previamente avvisato e invitato comunque a onorare il debito.
Per cancellarsi dal Crif, quindi, è necessario saldare gli importi dovuti, anche con la soluzione di saldo a stralcio come accennato in precedenza.
Costo cancellazione Crif
La cancellazione del proprio nominativo dall’elenco cattivi pagatori Crif può avvenire in maniera automatica e gratuita, dopo aver saldato il debito o essere ricorsi a una procedura di esdebitazione, tra cui anche il pagamento a stralcio.
Oppure bisogna aspettare che il debito vada in prescrizione dopo un determinato intervallo di tempo, sempre se la banca o il creditore non avvii prima a una procedura di recupero crediti.
Altrimenti, un’alternativa per la cancellazione Crif, che però ha un suo costo, è quella di rivolgersi al Giudice, soprattutto se si pensa che ci sia stato un errore nella segnalazione. In questo caso, bisognerà rivolgersi a dei professionisti esperti del settore.
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