Quali sono i beni impignorabili? Esistono davvero dei beni mobili non pignorabili? La domanda è evidentemente molto frequente in tutte le persone che hanno dei debiti e temono che alcune proprietà possano essere positivamente aggredite dai creditori.
Per rispondere puntualmente a tali quesiti, precisiamo subito che esistono dei beni che non possono essere pignorati né dalla banca né dall’Agenzia delle Entrate o da altri creditori. Si tratta di beni che il legislatore ha evidentemente ritenuto essere molto importanti per la persona e che ha ritenuto di assoggettare a una maggiore tutela: scopriamo insieme quali sono tali beni che non si possono pignorare e quali invece è possibile sottoporre a questa procedura.
Beni impignorabili: quali sono
I beni impignorabili sono di diversa natura. Tra i principali ricordiamo:
- Beni di famiglia: come disposto dall’articolo 514 c.p.c. alcuni beni non possono essere pignorati in quanto fondamentali per il diritto alla dignità e alla vita. Tra questi ci sono: elettrodomestici, arredi essenziali per sopravvivere, stoviglie e vestiti, oggetti sacri, viveri, biancheria, animali da compagnia.
- Strumenti per il lavoro: tutti gli strumenti e libri che servono per esercitare la propria professione o mestiere non possono essere pignorati. Il pignoramento avviene esclusivamente se il debitore non ha altri beni che si possono aggredire e anche in questo caso solo nei limiti del quinto del valore.
- Auto: l’automobile non si può pignorare se il mezzo è necessario per lo svolgimento della propria attività lavorativa.
- Sussidi per la maternità
- Sussidi alimentari
- Pensione di reversibilità
- Conti correnti in rosso
- Polizze sulla vita
Quali sono i beni pignorabili per legge
In base ai debiti che si sono contratti che sia con la banca, Equitalia e altri creditori, i beni pignorabili per legge sono la maggior parte, anche se molto dipende anche dal tipo di debiti vantati dal creditore.
Tra i principali beni pignorabili per legge ci sono:
- Stipendio (fino a un massimo di un quinto)
- Pensione (fino a un quinto al massimo)
- Mobili ed elettrodomestici di lusso e non essenziali
- Case di proprietà
- Libretti di risparmio
- Beni di lusso (gioielli, yatch, auto di lusso ecc…)
- Automobile se non utilizzata per svolgere il proprio lavoro
- Conti correnti
- Conti correnti cointestati nel limite del 50%
Quando avviene un pignoramento immobiliare?
Quando avviene il pignoramento immobiliare? Il pignoramento della prima casa può avvenire nel momento in cui non si paga alla banca la rata del mutuo. In questo caso, la banca può pignorarla e rivenderla anche se è la prima e unica abitazione di chi ha il mutuo intestato. Il fisco invece non può pignorare la casa nel caso in cui il debito inferiore ai 120 mila euro.
Non può essere pignorata l’abitazione anche se la somma degli immobili del debitore non supera il valore dei 120 mila euro e se la casa è l’unico immobile di proprietà. Se invece si tratta di seconde case o di immobili in affitto a uso commerciale o agricolo possono essere pignorati sia dal fisco sia dagli altri creditori.
Cosa può pignorare Equitalia?
Abbiamo visto quali sono i beni impignorabili e quelli che invece possono essere pignorati. Ma come funziona con i pignoramenti Equitalia?
Equitalia o meglio l’Agenzia Entrate e Riscossione può scegliere di recuperare un credito pignorando:
- lo stipendio per minimo un decimo fino a un massimo del quinto;
- la pensione fino a un massimo del quinto (solo se la pensione è superiore al minimo previsto dall’assegno sociale);
- conti correnti e libretti di risparmio in base ai debiti contratti;
- immobili solo nel caso in cui non sia l’unico posseduto.
I pignoramenti di Equitalia in genere sono avviati dopo l’invio di una notifica al debitore che gli spiega quanto deve corrispondere per evitare la procedura esecutiva.
Se si vuole evitare un pignoramento è necessario rivolgersi a esperti, come noi di Specialista Debiti, al fine di trovare la soluzione migliore per saldarlo, anche in percentuale minore, a seconda delle proprie disponibilità.