Casa pignorata: come evitare l’asta

Purtroppo, non sono pochi i casi in cui i debitori si trovano ad avere a che fare con una casa pignorata. Una situazione evidentemente molto difficile, dinanzi alla quale spesso non si sa bene come comportarsi e come agire attivamente per evitare l’asta giudiziaria.

Ora, poiché si tratta di una situazione molto complessa, il mio consiglio è sempre quello di affidarsi a un consulente competente che possa guidare attraverso l’intero processo per evitare la vendita all’asta dell’immobile.

A tal fine, prima ancora di procedere con la lettura dei prossimi paragrafi, ti invito a contattare subito il mio studio per saperne di più sulla consulenza che posso erogare a tuo favore per permetterti di tutelare al meglio i tuoi diritti ed evitare il pignoramento della tua casa mediante l’attivazione degli altri strumenti che hai a disposizione per risolvere una condizione di sovraindebitamento.

Ciò premesso, occupiamoci insieme del tema della casa pignorata, comprendendo come avviene, cosa prevede e quanto non sia pignorabile.

Casa pignorata: come avviene il procedimento di pignoramento

Il pignoramento della casa è un procedimento avviabile quando si hanno contratto dei debiti che non sono stati pagati. Sarà quindi il soggetto creditore (una banca, i fornitori, un ente pubblico, ma praticamente qualunque soggetto che vanta un credito certo e dimostrabile nei confronti di un altro soggetto) a richiedere il pignoramento dei beni del debitore per il risarcimento del credito.

Questo vuol dire che, in pratica, se si ha un debito con la banca che non viene onorato, la banca potrà richiedere il pignoramento della casa e procedere alla sua vendita all’asta. In questo modo, la banca potrà soddisfare la sua pretesa creditizia ottenendo in tutto o in parte i soldi prestati. Il debito, alla fine della procedura, sarà dunque saldato.

L’atto di pignoramento casa viene emanato dal tribunale dove risiede il debitore. Si tratta di un atto esecutivo che, quindi, può essere fatto valere da chi lo ha richiesto – in questo caso il creditore – senza che siano necessari ulteriori passaggi.

Il debitore viene informato del pignoramento della casa attraverso una raccomandata che contiene l’atto giudiziario e che solitamente viene inserita in una busta verde. L’avviso di giacenza riporterà il codice 6683, normalmente utilizzato per questo tipo di comunicazioni.

Ad ogni modo, attenzione a non confondere la sintesi che sopra ho utilizzato per pure finalità espositive con la reale lunghezza della procedura: arrivare al pignoramento della casa significa infatti attraversare numerose fasi del procedimento, ben determinate dal legislatore e il cui rispetto contribuirà a verificare o meno la validità della procedura stessa.

Per esempio, l’iter prevede che venga notificato al debitore il decreto ingiuntivo che attesta, tramite sentenza del Tribunale, il debito e la relativa somma. Quindi, con il precetto, si potrà notificare il termine perentorio per estinguere il debito e, solo alla fine di questi passaggi, il creditore potrà avviare il pignoramento casa vero e proprio.

Attenzione però perché, in caso di debiti con l’Agenzia delle Entrate e riscossione, questo ente ha la possibilità di saltare le fasi descritte e arrivare direttamente alla procedura di pignoramento!

Vendita all’asta case pignorate dalle banche: come evitarla?   

Come ho già avuto modo di riassumere nelle scorse righe, la vendita delle case pignorate dalle banche è l’ultimo step di questo processo che porta il debitore a perdere il proprio appartamento in favore del creditore.

Tuttavia, ci sono diverse possibilità offerte dalla legge per evitare che ciò avvenga e, per saperne di più, ti invito nuovamente a prendere contatti con il mio studio:

  • Rinegoziazione del debito con saldo e stralcio: consente di trovare un accordo con i creditori che consenta di bloccare la vendita all’asta della casa. L’intesa prevede la firma del contratto di transazione e, con il pagamento, l’interruzione della procedura esecutiva.
  • Il ricorso alla Legge 3 2012: il provvedimento normativo ha introdotto all’interno del nostro ordinamento diverse opportunità per uscire da un sovraindebitamento. È ad esempio possibile presentare un piano di rientro al tribunale di competenza che consente di salvare la casa anche dopo l’avvio dell’asta immobiliare.

A volte – ma, in verità e in buona evidenza – ciò capita molto raramente, è lo stesso giudice a interrompere l’asta immobiliare perché ritiene che il suo valore si sia ridotto così tanto da non essere sufficiente a saldare il debito.

Ricorda che per affrontare il pignoramento della casa e risolvere questa delicata e complessa situazione, l’unico modo è affidarsi a personale esperto e con esperienza che potrà supportare il debitore in ogni fase.

La prima casa può essere pignorata?

Quando si ha a che fare con il pignoramento casa una delle domande più frequenti è chiedersi se, in caso di debiti insoluti, la prima casa può essere pignorata. Il tema è abbastanza complesso e, proprio per questo motivo, ti invito ad approfondirlo con la guida che ho realizzato di recente e che trovi al collegamento che ho riportato.

In linea di massima, se il creditore è un ente pubblico come l’Agenzia delle Entrate, la prima casa sarà difficilmente pignorabile. Se invece il creditore è un soggetto privato le possibilità che la prima casa possa essere pignorata aumentano, pur rimanendo comunque una procedura difficile da perseguire.

Considerato che le procedure di pignoramento casa possono portare a effetti diversi, è bene capire come intervenire per evitare il pignoramento e soprattutto la vendita all’asta. Contattami se vuoi evitare che la casa venga pignorata oppure per risolvere la tua situazione debitoria prima di arrivare al pignoramento.

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