Spesso si sente parlare della possibilità di uscire dai debiti contratti e delle compensazioni Equitalia. In effetti, se si ha questo problema, i professionisti del debito potranno consigliare diverse soluzioni e, tra queste c’è la compensazione cartelle Equitalia.
Con questo termine si indicano i debiti contratti presso l’Agenzia delle Entrate che, ormai dal 2017, ha deputato Equitalia all’attività di riscossione.
Compensazione Equitalia, che cos’è e come funziona
Quando si ha contratto un debito con un Ente pubblico, come l’Agenzia delle Entrate, Inps o i Comuni, solo per fare qualche esempio, Equitalia invia al debitore una cartella di pagamento, ovvero un documento che intima al pagamento delle somme dovute entro i termini definiti dalla data di notifica. La cartella riporta anche ulteriori informazioni relative alla modalità di pagamento ed eventuale possibilità di rateizzare l’importo o di presentare ricorso.
Sia che si tratti di cartelle esattoriali o del mancato pagamento delle imposte, è prevista appunto la compensazione dei debiti Equitalia. In pratica, tramite lo strumento fiscale della compensazione, previsto dalla legge n. 78/2010, un contribuente può usufruire di uno sconto sulla cifra da pagare all’erario o pagare una cartella usufruendo del credito che si ha nei confronti dello Stato, magari perché sono state pagate imposte in eccesso negli anni precedenti.
La compensazione Equitalia è un modo per pagare i debiti, senza andare a incidere sulla propria liquidità economica e ottenere, nel caso, eventuali rimborsi che spettano al debitore.
Compensazione orizzontale, di cosa si tratta
La compensazione delle cartelle Equitalia avviene in modo semplice e rapido utilizzando il modello F24, utilizzato in pratica da tutti i contribuenti per pagare tasse e contributi, sia in presenza che in assenza di partita IVA, che dal 2019 deve essere inviato per via telematica.
Sono due le tipologie di compensazione Equitalia previste: quella verticale, che si verifica quando il debito viene compensato con in credito della stessa imposta (quindi i paga un debito dell’IVA con un credito maturato sempre per questa tassa), oppure si ha la compensazione orizzontale quando il credito viene utilizzato per saldare debiti di imposte diverse.
Si tratta di una novità introdotta dall’art. 17 del D.Lgs 241/1997 che permette maggiore libertà nel pagamento delle imposte anche di enti diversi. In questi casi, la compensazione delle cartelle Equitalia avverrà presentando il Modello F24 anche se risultante a zero.
Perché rivolgersi ai professionisti del debito per le compensazioni Equitalia
Va subito chiarito che, anche se piuttosto semplice, la procedura della compensazione delle cartelle Equitalia può non essere così facile da eseguire per chi non ha esperienza nel settore. Ecco perché è bene affidarsi a dei professionisti del debito.
Inoltre, il modello F24, che va presentato esclusivamente per via telematica, prevede che, secondo il decreto legislativo n. 241 del 9 luglio 1997, venga accompagnato da un visto di conformità, chiamato anche visto leggero.
Si tratta di un’apposizione che il professionista deve mettere sulla documentazione per attestare che tutti i dati riportati nelle dichiarazioni siano veritieri e che coincidano con la documentazione e le scritture contabili che vengono sottoposti al fisco fisco per gli oneri deducibili e detraibili, oltre a ritenute, crediti d’imposta, etc.
In pratica, il visto di conformità permette di verificare che tutta la documentazione sia corretta da un punto di vista tributario e, inoltre, è uno strumento dell’Agenzia delle Entrate per evidenziare quali sono i controlli da effettuare, per evitare che avvengano compensazioni di crediti non effettivi e anche per rendere più semplici e snelle le procedure relative ai rimborsi IVA.
Inoltre, rivolgendosi ai professionisti del debito si potrà avere una valutazione specifica per la propria situazione debitoria. Non attendere oltre e contatta: Specialista Debiti per trovare la soluzione ai tuoi problemi creditizi.