Negli ultimi anni sempre più crediti bancari sono stati ceduti a società specializzate nella cartolarizzazione dei crediti. Ma che cosa significa credito cartolarizzato? E cosa devi fare se sei debitore in una posizione che viene ceduta?
Cos’è il credito cartolarizzato
La prima cosa che bisogna capire è che la cartolarizzazione è un istituto giuridico che consiste nella cessione in blocco dei crediti di un cedente a una società cessionaria. Trattandosi – appunto – di cessione in blocco, potrebbe essere difficile per le banche effettuare specifica comunicazione dell’avvenuta cessione a ciascun debitore.
Proprio per questa ragione è stato stabilito come presupposto di efficacia della cessione del credito la pubblicazione di un avviso in Gazzetta Ufficiale: così facendo si evita la notifica della cessione a ogni singolo debitore ex art. 1264 c.c., in virtù di una procedura più snella.
Dal momento in cui viene pubblicata la cartolarizzazione del credito in Gazzetta Ufficiale, il soggetto legittimato a richiedere il pagamento sarà il cessionario, ovvero una figura diversa dall’originario creditore.
Naturalmente, nella prassi quotidiana non posso non notare come molto spesso vi sia comunque una comunicazione, ma di tipo informativo: a scrivere al debitore non è la banca che cede il credito, bensì il cessionario, che dichiara di essere il nuovo titolare del credito relativo al finanziamento precedentemente erogato e, con l’occasione, magari ne domanda l’immediato e totale pagamento se riscontra l’esistenza di rate scadute.
Gli effetti del credito cartolarizzato per il debitore
Fin qui, una rapida sintesi di che cosa sia la cartolarizzazione del credito. Ma quali sono gli effetti del credito cartolarizzato per il debitore? Perché a volta la cartolarizzazione è vantaggiosa per il debitore ceduto?
Ho provato a riassumere le principali conseguenze in capo al debitore nei prossimi paragrafi, fermo restando che ti consiglio di contattarmi ai consueti recapiti per saperne di più e valutare il da farsi sulla tua specifica posizione.
Con il credito cartolarizzato il saldo e stralcio può essere più facile
In primo luogo, ricordo che di norma la cessione del credito all’interno di un’operazione di cartolarizzazione avviene a un importo inferiore rispetto all’effettivo valore del credito: il cessionario, per monetizzare quello che è un vero e proprio investimento, potrebbe dunque essere più disponibile ad accordarsi con il debitore per il saldo e stralcio, rispetto al debito originario.
Insomma, a parità di altre condizioni il debitore potrebbe arrivare ad un’intesa con una transazione in maniera più agevole rispetto a quella che avrebbe dovuto sostenere ricorrendo alla negoziazione con il creditore originario.
Come cambiano i rapporti tra cessionario e debitore ceduto
In secondo luogo, ricordo che con il credito cartolarizzato tutti i rapporti saranno sussistenti solamente tra il terzo cessionario e il debitore ceduto, e non più con il creditore originario.
Ricorda: quando si intende che tutti i rapporti saranno trasferiti in capo al cessionario, intendo naturalmente anche quelli legali, compresi i contenziosi in Tribunale sulle eventuali contestazioni sulla pretesa creditoria.
Pertanto, il debitore ceduto potrà subire dal nuovo creditore gli atti esecutivi che avrebbe potuto compiere il debitore originario, visto che la cessione comporta il trasferimento di privilegi, garanzie e trascrizioni nei pubblici registri senza bisogno di formalità e annotazioni.
Dal canto suo, il debitore ceduto potrà opporre al cessionario tutte le eccezioni anteriori alla pubblicazione della cessione in Gazzetta Ufficiale. A titolo di esempio, se sei stato interessato dalla cessione del credito cartolarizzato, potrai contestare al nuovo creditore la violazione dei tuoi diritti anche se riferita a fatti posti in essere prima della cessione e riconducibili come tali al creditore originario.
La mia banca ha ceduto il credito: che diritti ho?
Cerchiamo ora di riepilogare quali sono i tuoi diritti derivanti dalla cessione del credito che la banca vanta nei tuoi confronti.
Prima di tutto, se hai ricevuto una comunicazione che la banca ha ceduto il tuo debito e ti stai chiedendo quali siano le tue tutele, sappi che non c’è niente di straordinario. La cartolarizzazione dei debiti è infatti una pratica sempre più comune nel settore bancario, ma è fondamentale conoscere i propri diritti quando ci si trova in questa situazione.
In primo luogo, quando una banca decide di cedere il credito, di fatto vende il tuo debito a una società specializzata nel recupero crediti. Una pratica che consente alle banche di liberarsi dei crediti problematici, trasformando i debiti cartolarizzati in titoli negoziabili. Ma cosa comporta questo per te come debitore?
Innanzitutto, è importante sapere che quando il tuo debito viene cartolarizzato, i tuoi diritti rimangono invariati. La legge italiana prevede precise tutele per i debitori i cui crediti sono stati ceduti. La banca ha l’obbligo di comunicarti la cessione del credito, e tu mantieni tutte le garanzie e le condizioni originarie del contratto.
Nel caso di crediti cartolarizzati, hai pertanto il diritto di:
- verificare l’autenticità della cessione
- richiedere la documentazione completa del debito
- contestare eventuali errori nel calcolo degli interessi
- negoziare un piano di rientro con il nuovo creditore.
Anche le società che acquistano debiti cartolarizzati devono rispettare precise regole nella gestione del recupero crediti. Non possono dunque modificare unilateralmente le condizioni del debito né applicare interessi o penali non previsti nel contratto originario.
Ricorda inoltre che la cessione del credito non peggiora la tua posizione: gli accordi precedentemente stipulati con la banca rimangono validi anche con il nuovo creditore. In caso di difficoltà nei pagamenti, puoi sempre richiedere una rinegoziazione del debito o valutare soluzioni come il saldo e stralcio.
Se vuoi saperne di più, ti consiglio di contattare il mio studio a questi recapiti.