Debiti tributari

debiti tributari rappresentano un grave fardello per quelle aziende che non riescono a onorare nei tempi e nei modi dovuti le proprie posizioni nei confronti dell’Agenzia delle Entrate. Ma come si gestiscono i debiti tributari, evitando che siano la causa di un sovraindebitamento?

Le soluzioni che sono oggi riservate all’imprenditore sono numerose. Scopriamo insieme alcune delle principali.

debiti tributari

Rateizzazione dei debiti tributari delle aziende

Ai sensi dell’art. 19 del DPR 602/73 la rateizzazione dei debiti tributari è concessa dall’Agente della riscossione a quelle aziende che ne fanno espressa richiesta.

Diverse sono i percorsi previsti dal legislatore:

  • per importi fino a 120 mila euro è possibile ottenere in modo semplice e veloce una rateizzazione fino a 72 rate. La richiesta può essere effettuata direttamente online mediante il servizio Rateizza adesso sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate o compilando il modello R1 da inviare via PEC agli indirizzi riportati nel modello stesso;
  • per importi superiori a 120.000 euro si può richiedere la rateizzazione fino a 72 mesi presentando una specifica domanda mediante modello R3 (per le aziende, mentre il modello R2 è riservato a persone fisiche e ditte individuali), allegando il prospetto per la determinazione dell’indice di liquidità e dell’indice Alfa, oltre che la copia dell’ultimo bilancio approvato e depositato presso il Registro delle Imprese.

Si ricorda che oltre ai piani di rateizzazione in 72 mesi, l’impresa può richiedere anche un piano a 120 rate mensili di importo costante. Per ottenere questo piano più lungo è però necessario che l’impresa possegga i requisiti indicati da uno specifico decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze. L’impresa dovrà altresì presentare i documenti che attestino la comprovata e grave difficoltà legata alla congiuntura economica per ragioni estranee alla propria responsabilità.

In particolare, tra i requisiti principali da rispettare per giungere a tale opportunità ricordiamo la presenza di una rata che non deve essere superiore al 10% del valore della produzione rapportato su base mensile e l’indice di liquidità, ricavato dai dati di bilancio, compreso tra 0,5 e 1.

Si rammenta altresì che ai vantaggi derivanti dalla rateizzazione, con pagamenti dei debiti fiscali in linea con le proprie effettive possibilità, discende anche un altro beneficio: dalla presentazione della richiesta e, finché si è in regola con i pagamenti delle rate, l’Agenzia delle entrate-Riscossione non potrà iscrivere nuovi fermi o ipoteche, né attivare qualsiasi nuova procedura esecutiva.

Sospensione dei debiti tributari delle aziende

In alcuni casi i debiti fiscali potrebbero essere oggetto di sospensione. Se infatti ritieni che la richiesta di pagamento non sia dovuta, ai sensi della legge n. 228/2012 puoi presentare una richiesta di sospensione che sarà verificata dall’Agenzia delle entrate e dall’ente creditore.

Ricordiamo che puoi presentare la domanda di sospensione dei debiti fiscali aziendali solo se:

  • il pagamento è stato effettuato prima della formazione del ruolo;
  • l’ente creditore ha emesso un provvedimento di sgravio;
  • vi è una condizione di prescrizione o di decadenza che sono intervenute prima della data in cui il ruolo è stato reso esecutivo;
  • è stata dichiarata la sospensione amministrativa dell’ente creditore, o giudiziale;
  • vi è un sentenza che ha annullato in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore, emessa in un giudizio in cui l’Agenzia delle entrate – riscossione non ha preso parte.

La domanda di sospensione può essere presentata sia online tramite il sito internet dell’Agenzia delle Entrate che via email o allo sportello compilando il modulo SL1.

Ricordiamo che puoi presentare la domanda di sospensione dei debiti fiscali aziendali solo se:

  • il pagamento è stato effettuato prima della formazione del ruolo;
  • l’ente creditore ha emesso un provvedimento di sgravio;
  • vi è una condizione di prescrizione o di decadenza che sono intervenute prima della data in cui il ruolo è stato reso esecutivo;
  • è stata dichiarata la sospensione amministrativa dell’ente creditore, o giudiziale;
  • vi è un sentenza che ha annullato in tutto o in parte la pretesa dell’ente creditore, emessa in un giudizio in cui l’Agenzia delle entrate – riscossione non ha preso parte.

La domanda di sospensione può essere presentata sia online tramite il sito internet dell’Agenzia delle Entrate che via email o allo sportello compilando il modulo SL1.

Annullamento dei debiti tributari delle aziende

Se poi ritieni che la richiesta di pagamento non sia dovuta, puoi domandare l’annullamento direttamente all’ente creditore, al giudice o inviare – come sopra ho già evidenziato – una richiesta di sospensione all’Agenzia delle entrate, che farà da tramite con l’ente creditore interessato per ottenere l’annullamento.

Di fatti, l’Agenzia delle entrate – riscossione ha il mero compito di riscuotere i debiti fiscali. La richiesta di pagamento giunge invece da un altro soggetto, l’ente creditore (in alcuni casi, potrebbe trattarsi della stessa Agenzia delle entrate).

Dunque, l’annullamento (sgravio) dovrà essere ottenuto proprio dall’ente creditore a cui è riferito il tributo. Per esempio, se il tuo Comune domanda all’Agenzia delle entrate la riscossione della tassa sui rifiuti, ma in realtà la tua azienda deve pagarne solo una parte, è al Comune che bisognerà domandare l’annullamento della richiesta.

La richiesta che viene rivolta all’ente creditore si chiama autotutela: la procedura permette all’ente di correggere al proprio errore e, nel caso in cui effettui tale annullamento, di inviare all’Agenzia lo sgravio, ovvero l’ordine di annullare il debito. L’Agenzia delle entrate – riscossione potrà a quel punto effettuare la cancellazione del tributo dalla cartella.

Nel caso in cui invece l’Agenzia non riceva dall’ente lo sgravio, sarà obbligata a procedere con la riscossione nei modi e nei termini previsti dalla legge.

I termini di presentazione delle domande

Sebbene non vi siano dei termini di legge per presentare la domanda, il mio consiglio è quello di agire con la massima tempestività e, eventualmente, cautelarti ancor di più proponendo una richiesta di sospensione della cartella che possa divenire efficace in attesa dell’esito delle verifiche dell’ente creditore.

Se poi lo ritieni opportuno, puoi procedere con la richiesta dell’annullamento dei debiti fiscali direttamente con ricorso all’autorità giudiziaria competente. Le istruzioni su come procedere sono contenute nello stesso documento che intendi impugnare, dove sono contemplate tutte le informazioni su come effettuare il ricorso e a quale giudice indirizzarlo.

Anche in questo caso, val la pena rammentare che nell’ipotesi in cui il giudice ti dia ragione, accogliendo il ricorso, l’ente dovrà annullare il debito. In caso contrario la procedura andrà avanti. Se poi l’ente non dovesse adeguarsi alla decisione del giudice, allora potrai far valere le tue ragioni ricorrendo direttamente al tribunale per un giudizio di ottemperanza.

Attenzione, però: rateizzazione, sospensione e annullamento degli atti che si riferiscono ai debiti fiscali sono solamente alcune delle strade che la tua azienda può perseguire. Per saperne di più e scoprire quali passi porre in essere con la piena consapevolezza ed efficacia, ti consiglio di contattarci qui.

Contattaci subito per saperne di più!

Debiti tributari: Cosa Sono, come verificarli e risolverli

Quali sono i debiti tributari? Esiste la prescrizione debiti tributari? E quando avviene la liquidazione SRL debiti tributari? Le domande sui debiti derivanti dai tributi sono davvero molte. In questa guida andiamo a vedere nel dettaglio quali sono i debiti in campo tributario e anche come riuscire a uscire dalla situazione.

Debiti tributari: cosa sono?

I debiti tributari sono quelli che fanno riferimento a tutte le imposte. Per questo motivo, tra i debiti dovuti per i tributi si trovano quelli dovuti per il mancato pagamento di tasse quali: IVA; IRAP; IRPEF; IRES; Imposte di fabbricazione; Ritenute sui redditi da lavoro dipendente; Ritenute sui redditi da lavoro autonomo; Debiti relativi a contenziosi e accertamenti; Ritenute sui redditi di capitale; Imposte sostitutive.

Come scoprire se si hanno debiti per il mancato pagamento delle imposte?

In caso di mancato pagamento delle imposte che potrebbe portare a eventi come la cessione azienda debiti tributari, è possibile richiedere il certificato delle passività tributarie.

Chi è interessato può ottenere la situazione aggiornata semplicemente effettuando all’Agenzia delle Entrate la richiesta di un certificato unico, ossia un documento che contiene debiti che risultano all’anagrafe tributaria, contestazioni in corso, atti, contestazioni per cui i debiti non sono soddisfatti.

Il prospetto permette di verificare: qual è l’atto dalla quale scaturisce il debito, numero identificativo dell’atto registrato, data per la notifica, anni d’imposta, presenza o meno di una rateizzazione, presenza di istituti definitori.

Come risolvere i problemi con i debiti

Come risolvere i problemi con i debiti? I debiti tributari devono essere corrisposti in quanto sono tasse dovute allo Stato che devono essere onorate. Dunque, una volta che si ha la certificazione dei debiti tributari, il debitore può comprendere in che modo risolvere la situazione.

Se il debito non è eccessivo è possibile chiedere una rateizzazione all’ente di riferimento o direttamente all’Agenzia dell’Entrate per poter pagare il debito comodamente.

Invece, se c’è un problema di sovraindebitamento e non è possibile pagare tutti i debiti contratti con le tasse, bisognerà procedere in tempi rapidi chiedendo supporto a professionisti del settore.

Infatti, esistono diverse soluzioni per chi non riesce a onorare il debito e ha bisogno di una soluzione che gli permetta di non essere più un “cattivo debitore” tornando così ad avere la giusta affidabilità anche in termini creditizi.

Tra le varie soluzioni alle quali è possibile accedere per i problemi di sovraindebitamento ci sono:

  1. L’accordo di composizione della crisi: questa è come un mini concordato che prevede che il debitore possa trovare un’intesa con i creditori che rappresenti almeno la soddisfazione almeno al 60% dei debiti, rimodellando così la propria esposizione passiva.
  2. Liquidazione del patrimonio: questa viene utilizzata nel momento in cui non si hanno altre soluzioni ed è necessario mettere in vendita i propri beni per riuscire a usare quanto ricavato per l’estinzione del debito.

Infine, una delle soluzioni che vengono più adottate è l’accesso al piano del consumatore, un programma che permette di ripagare i debiti, il debitore può presentare al tribunale e approvare il tutto senza richiedere l’assenso dei creditori.

Le soluzioni per i debiti tributari, dunque, possono essere differenti l’importante è che vi sia una situazione di sovra-indebitamento al fine di poter procedere in modo ottimale.

Se non sai se ti trovi o meno in una situazione di sovra indebitamento ma non sei in grado comunque di pagare i debiti che hai contratto con il fisco o i debiti con Equitalia o Agenzia delle Entrate, allora dovrai affidarti a professionisti del settore come noi di Specialista Debiti che ti aiuteremo a trovare la soluzione migliore per riuscire ad uscire dalla situazione debitoria in cui ti trovi.

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